PERCHE’ NON LO ABBIAMO SAPUTO PRIMA?
Perché non abbiamo saputo prima che migliaia di donne, palestinesi ed israeliane, si sono unite in una straordinaria Marcia per la Pace cantando? Si chiamano Women Wage Peace e la loro canzone si è levata alta.
La canzone, “Preghiera delle Madri”, è il risultato di un’alleanza fatta con la cantautrice Yael Deckelbaum, e un gruppo di donne coraggiose, di ogni fede, che hanno portato il movimento ad emergere nell’estate del 2014, durante l’ ennesima escalation di violenza tra Israele e i palestinesi. Il 4 ottobre 2016, le donne ebree e arabe hanno dato corpo e anima con la “Marcia della Speranza”.
Il progetto ha coinvolto migliaia di donne che hanno marciato dal nord di Israele a Gerusalemme. Il 19 ottobre, in una marcia di 4.000 donne, di cui almeno la metà era palestinese, si sono dirette a Qasr el Yahud (sul Mar Morto del Nord), e hanno pregato insieme per la pace.
Parole chiare dirette e semplici, passo dopo passo del Movimento delle donne: “La pace non è un’utopia, è il fondamento necessario per la vita di due popoli in questo luogo, in sicurezza e libertà”.
La sera stessa 15.000 donne hanno protestato davanti alla casa del primo ministro a Gerusalemme. Le marce hanno avuto il più ampio sostegno dal premio Nobel per la Pace, Leymah Gbowee. Lei è una magnifica donna del 1972, pacifista liberiana, estremamente decisa… Leymah Gbowee è arrivata a minacciare di spogliarsi nuda in pubblico, quasi una maledizione per la locale cultura, nel tentativo di portare la pace durante la seconda guerra civile liberiana e che condusse alla fine nel 2003.
Sono ormai passati molti anni da quando conobbi e feci parte delle Donne in nero, rete internazionale di donne contro la guerra: movimento nato da ebree-israeliane che, vestite di nero e in silenzio, nel 1988, hanno cominciato a manifestare una volta alla settimana contro l’occupazione dei Territori Palestinesi e contro la politica e l’oppressione del governo israeliano verso il Popolo Palestinese. Avevano un progetto di pace con le vicine sorelle palestinesi e poi si estese a tante altre e in tutto il mondo… ma poi la loro presenza si è via via indebolita, e ha avuto poche occasioni di confronto.
Ora, e finalmente, questa notizia si è propagata in Rete con un video, è lotta non violenta: “Non ci fermeremo finché non sarà raggiunto un accordo politico che porterà a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti un futuro sicuro”.
La Preghiera delle Madri, Prayer of the Mothers, tocca a noi ora diffonderla e cantarla, sottovoce, insieme, forte. Sempre.
video foto e riferimenti su http://www.agoravox.it/Israele-Palestina-Donne-unite.html