PISA – Alla Casa della donna il 25 giugno c’è stata l’inaugurazione della Sala “Paola Argentina Bora”
In occasione dell’inaugurazione della Sala le socie e le volontarie dell’associazione Casa della donna di Pisa hanno accto 25 giugno alle ore 18.30,olto i libri della biblioteca personale di Paola Bora donati dalle figlie
Nella sede, in via Galli Tassi 8, è stata apposta una targa in ceramica realizzata dall’artista Ileana Gentile dell’associazione Cobalto. Sono intrvenuti Marco Filippeschi, sindaco di Comune di Pisa e Sandra Pesante, già direttrice della Biblioteca Universitaria.
Paola Bora, studiosa femminista e docente della Scuola Normale Superiore e di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, è stata a lungo un’attivista della Casa della donna e presidente dell’associazione dall’aprile 2011 fino alla sua scomparsa, avvenuta il 24 gennaio 2015.
La targa in sua memoria riporta la citazione della poeta e scrittrice afro-americana Audre Lorde: “Il nostro posto era proprio la casa delle differenze, piuttosto che la sicurezza di una qualunque particolare differenza”, parole che Paola Bora aveva scelto nel 2012 per la tessera della Casa della donna.
I libri della biblioteca personale di Paola Bora, donati dalle figlie Arianna ed Elena. Si tratta di una donazione di oltre 300 libri scritti da autrici italiane e straniere, che spaziano dalla letteratura alla filosofia, dalla storia alla poesia. I libri andranno ad arricchire la biblioteca dell’associazione che ad oggi conta 4000 volumi e 100 riviste tra cessate e in corso, l’unica biblioteca in Toscana interamente dedicata alle donne.
Ricordiamo che è possibile sostenere la Casa della Donna tesserandosi e acquistando, con una sottoscrizione, una riproduzione a stampa, autografata e in serie limitata, donata all’associazione dall’artista pisana Milena Moriani. Comunichiamo inoltre che la mostra “Milena Moriani pittrice” è stata prorogata fino al 25 giugno compreso.
Associazione Casa della donna
L’Associazione ha promosso anche una campagna attenta al modo come informazione e pubblicità dicono delle donne. Questo il manifesto