PISA – tante iniziative in vari luoghi della città che culmineranno alle ore 17 in piazza S. Antonio in un grande corteo cittadino
Il prossimo 8 marzo sarà una data epocale. In oltre 40 paesi le donne sciopereranno e scenderanno in piazza al grido: “Se le nostre vite non valgono, allora non produciamo!”
A Pisa il percorso “Non Una di Meno”, a cui come Casa della donna abbiamo partecipato attivamente, è iniziato con la preparazione della manifestazione del 26 novembre a Roma, alla quale abbiamo partecipato in circa 150, ed è continuato con assemblee aperte e con due gruppi di lavoro: logistica e comunicazione.
La giornata dell’8 marzo vedrà tante iniziative in vari luoghi della nostra città che culmineranno alle ore 17 in piazza S. Antonio in un grande corteo cittadino a cui vi invitiamo tutte a partecipare vestendo di nero con qualcosa di fucsia e portando con voi cartelli e striscioni. Siamo e saremo marea!
L’8 marzo sciopereremo dal lavoro in ogni sua forma: sindacati di base e Cgil Scuola hanno proclamato lo sciopero. Sarà uno sciopero globale per affermare con forza che non siamo più disposte ad accettare la violenza e lo sfruttamento che ci opprimono e che sono alla base di questo sistema economico e sociale, ingiusto ed eteropatriarcale
È un movimento ampio, che vede insieme generazioni diverse. Tantissime giovani, femministe storiche e giovani uomini che si muovono con una lettura ampia della violenza e dei vari modi in cui si manifesta: dalla molestia allo stupro, dall’aggressione verbale a quella fisica, dalla mancata tutela del lavoro di cura alle disparità salariali e alla richiesta di dimissioni in bianco, dalla discriminazione nella formazione a quella nello sport, dall’obiezione di coscienza, alla rappresentazione dei media.
Dopo le grandi giornate di mobilitazione che hanno visto milioni di donne scendere nelle piazze di tutto il mondo, schierandosi contro ogni forma di violenza di genere, le donne argentine hanno lanciato per questo 8 marzo uno sciopero globale delle donne.
Anche in Italia, è stato accolto l‘appello dal movimento nazionale “Non Una di Meno”, promosso da DiRe – Donne in rete contro la violenza, Iodecido e Udi. Dopo il corteo del 26 novembre, giornata in cui circa 250 mila persone hanno invaso le strade di Roma come una marea, il movimento ha aderito alla giornata di Sciopero globale dell’8 marzo e si è riunito nelle due giornate bolognesi del 4-5 febbraio per stilare un Piano femminista antiviolenza. Abbiamo lavorato in 8 tavoli, che hanno elaborato la piattaforma “8 punti per l’8 Marzo”.