La postina femminista di Pisa

 

Ormai manca poco alla seconda edizione della Festa delle Lettrici! Vi aspettiamo venerdì 25 maggio, ore 16.30 al bastione Sangallo del Giardino Scotto per la lettura a più voci del romanzo “Una donna” di Sibilla Aleramo e poi sabato 26 maggio alla Casa della donna con un denso programma di incontri.
Cogliamo, infine, l’occasione per invitarvi a leggere e diffondere la lettera aperta “Pisa, una città a misura di donna, una città differente” che, in vista delle elezioni comunali del 10 giugno 2018, abbiamo inviato alle candidate e ai candidati a sindaca/o, con alcune proposte e richieste su 6 temi chiave.

 

 

 

 

LETTERA APERTA ALLE CANDIDATE E AI CANDIDATI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2018

In questi tempi di passioni tristi, come associazione Casa della donna crediamo sia necessario riaffermare a voce alta i principi che muovono il nostro agire e provare a delineare l’identikit dell’Amministrazione che vorremmo. Per farlo abbiamo pensato di usare alcune parole chiave che appartengono alla tradizione democratica e al femminismo, parole che vogliamo reinterpretare e far rivivere.

PARTECIPAZIONE

Vogliamo un’amministrazione che riconosca le sue cittadine e i suoi cittadini come soggetti attivi, che dia loro la possibilità di partecipare ai processi decisionali, alla costruzione sociale, economica, culturale della città. La mancanza di confronto e partecipazione è quello che alimenta gli stereotipi e i pregiudizi che avvelenano la nostra convivenza. Noi donne abbiamo riconosciuto per prime che dare valore l’una all’altra era la cosa più ovvia – e più difficile – per ribaltare il simbolico dominante. Per noi la politica è prima di tutto forma alta di conoscenza, partecipazione, trasformazione della realtà e delle soggettività, è il luogo della condivisione dei mutamenti che ci attraversano come soggetti e come collettività. Vogliamo una amministrazione che si adoperi per garantire il dialogo e l’attivismo di cittadine e cittadini, dotandosi di strumenti innovativi di democrazia partecipativa. A questo proposito chiediamo alla nuova amministrazione comunale di attivare laboratori permanenti di partecipazione, aperti alla cittadinanza e alle associazioni del territorio, per individuare le politiche migliori che l’amministrazione può adottare su temi essenziali nella vita delle donne e non solo: lavoro e lavoro di cura, inviolabilità del corpo e contrasto alla violenza di genere, salute e diritti riproduttivi, maternità e genitorialità, vivibilità e sostenibilità dell’ambiente e, infine, un vecchio tema, di cui non si parla più ma che continuiamo a ritenere fondamentale, quello dei tempi e degli spazi.

LAICITÀ

Vogliamo un’amministrazione che sia laica, perchè solo la laicità garantisce i diritti di tutte e tutti, nel rispetto delle diversità culturali e religiose. Solo la laicità può arginare ogni ingerenza volta a negare l’autodeterminazione delle donne e di ogni persona nel decidere di sé e del proprio corpo, identità, sessualità o stile di vita.

SOLIDARIETÀ E DIRITTI DI CITTADINANZA

Il tessuto di associazioni presenti su tutto il territorio ha rappresentato e tuttora costituisce un prezioso patrimonio di coesione sociale e vita democratica. Chiediamo alla nuova amministrazione di promuovere e valorizzare questo patrimonio, trasformandolo in un perno per costruire nuove pratiche di solidarietà, cittadinanza, accoglienza e integrazione. Come portatrici della nostra differenza vogliamo un’amministrazione che sostenga i diritti di cittadinanza di tutte e tutti coloro che abitano la città, che sappia valorizzare le diversità, in particolare quelle che ci vengono dalle cittadine e dai cittadini migranti e Lgbt. Chiediamo quindi alla nuova amministrazione un impegno a sostenere in modo stabile e continuativo, soprattutto in ambito scolastico ed educativo, progetti e iniziative di promozione della solidarietà, di valorizzazione delle differenze e riconoscimento delle cittadinanze, di lotta alle discriminazioni, al razzismo e all’omofobia, di prevenzione del bullismo e della violenza di genere. Vogliamo una città che sia territorio aperto, accogliente, solidale e giusto. Questa – e solo questa – è la misura della nostra sicurezza.

INCLUSIONE E EMPOWERMENT

Una città capace di includere le donne e sostenerne i percorsi di autonomia ed empowerment è una città più inclusiva e accogliente per tutte e tutti coloro che la abitano. Vogliamo quindi dalla nuova amministrazione un impegno ad ampliare e potenziare i servizi sul territorio rivolti alle donne. In particolare chiediamo che al Centro antiviolenza della Casa della donna vengano garantiti finanziamenti stabili e adeguati. Ma non solo. Chiediamo interventi ad hoc per le madri sole e per le donne più fragili che le aiutino ad affrontare il disagio abitativo e lavorativo, ad intraprendere percorsi di autonomia e di uscita da situazioni di grave difficoltà sociale ed economica. Dopo oltre 25 anni di lavoro con le donne maltrattate, lo sappiamo bene: garantire inclusione e autonomia alle donne significa combattere alla radice la disparità di genere e la violenza. Per dare concretezza ed efficacia a questo impegno, chiediamo inoltre alla nuova amministrazione comunale di sostenere le esperienze femministe maturate in questi anni sul territorio, garantendo una gestione diretta degli spazi e adeguate risorse economiche. Infine per facilitare l’investimento della finanza pubblica in servizi a sostegno delle donne e in politiche di genere, chiediamo l’adozione del bilancio di genere. Uno strumento che rende visibili le differenze in ogni settore della spesa comunale e permette di controllare che non ci sia un impatto diseguale con conseguenti perdite di equità fra i generi e insieme di efficienza ed efficacia.

PACE

Vogliamo un’amministrazione che promuova e difenda una cultura di pace basata non sulla negazione del conflitto, ma sulla sua gestione non violenta, in affermazione dei principi di solidarietà e di convivenza. Vogliamo un’amministrazione pubblica che sappia dialogare e ascoltare le cittadine e i cittadini, rispondere ai loro bisogni costruendo percorsi di incontro e confronto. Vogliamo un’amministrazione capace di promuovere un concetto positivo di pace: non mera assenza di guerra ma un insieme di politiche, culture, approcci in grado di creare e sostenere una società pacifica.

CURA

È la parola che più sintetizza la nostra proposta: accogliere, porre attenzione, ascoltare e rispondere ai bisogni, essere responsabile di sè e dei propri comportamenti, stare in relazione, sentirsi parte, impegnarsi per il bene comune. Vogliamo un’amministrazione che si prenda cura delle sue cittadine. Una città a misura di donna è una città vivibile, sostenibile, partecipe, proprio per tutte e tutti.