PORDENONE – FESTIVAL TEATRALE LA SCENA DELLE DONNE 2016 – Una iniziativa nata 10 anni fa per valorizzare la creatività femminile sulla scena
LA SCENA DELLE DONNE Festival teatrale, organizzato dalla Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone e diretto da Bruna Braidotti, inizia la sua carrellata di spettacoli in novembre. La manifestazione è nata nel 2006, come una delle prime iniziative in Italia di valorizzazione della creatività teatrale femminile, sia drammaturgica che registica, per far conoscere i punti di vista differenti di genere e contribuire a diffondere l’immaginario delle donne. L’apporto femminile alla cultura ed in teatro infatti è ancora sottorappresentato , mentre diventa sempre più necessario il contributo delle donne alla costruzione ed alla immaginazione della società.
La rassegna ( che ha una sessione autunnale ed una primaverile) percorre a largo raggio i temi più controversi del dibattito contemporaneo, dalla violenza alle donne ed all’economia e le donne nel tempo della crisi, temi sviluppati in novembre, a cui seguiranno in marzo iniziative sulla maternità surrogata, la condizione delle donne migranti presenti sul nostro territorio, la prostituzione nella storia, le donne e il giornalismo .
PROGRAMMA 2016
VENERDI’ 11 NOVEMBRE ore 20 e 30 – Sala Parrocchiale di Pescincanna- FIUME VENETO
UTLE di Fiume Veneto – patrocinio del comune di Fiume Veneto
RACCONTI DI UNA CITTA INDUSTRIALE
di Bruna Braidotti
Collaborazione alle ricerche di Giulio Ferretti
Con Bruna Braidotti e Nicola Milan alla fisarmonica
L’eccezionale storia economica di Pordenone, dagli opifici settecenteschi alla più grande industria di elettrodomestici d’Europa, si snoda dalla preistoria ad oggi attraverso personaggi femminili, riconoscendone il contributo allo sviluppo economico. In particolare emerge il ruolo delle coraggiose operaie sfruttate e sottopagate nelle filande, nelle cartiere e nei cotonifici nell’avvio delle rivendicazioni che portarono gradualmente a migliorare le condizioni di tutti gli operai.
VENERDI’ 18 NOVEMBRE ore 20 e 45
TEATRO GOZZI PASIANO DI PORDENONE
TOMATO SOAP di Manimotò
Teatronovela sulla violenza di genere in un’unica puntata
di e con Ariela Maggi e Giulio Canestrelli regia Lydie Le Doeuff
Spettacolo vincitore del concorso “Teatro voce della società giovanile”
Emilia Romagna e Itc Teatro
Tomato Soap porta in scena il tema della violenza di genere raccontando la storia di un uomo e una donna che pensano di darsi amore e si danno morte. Seguiamo le vicende di Gianni e Gilda due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, manipolati a vista dagli attori, dal loro primo incontro fino all’incrinarsi del rapporto e della prepotenza con cui la violenza ne diventa protagonista.
A dispetto della gravità del contenuto, Tomato Soap utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando gli spettatori al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesco.
MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE ore 20 e 45 (mettere marchio guerra regione)
PALAMOSTRE – UDINE
Commissione Pari Opportunità di Udine – Passi Avanti
TRA DUE FUOCHI: UN ESERCITO DI CLIENTI
Compagnia di Arti e Mestieri
Regia di Bruna Braidotti
Lo spettacolo mette in scena un fenomeno che ha investito Udine durante la prima guerra mondiale, e cioè quello della prostituzione diffusa e regolamentata in città, con l’introduzione voluta da Cadorna, delle case di tolleranza come unico svago per i soldati che tornavano dalla trincea. Un esercito di clienti racconta storie di prostitute, ma anche di uomini e soldati, che cercavano in questi miseri rapporti uno scampolo di umanità e affettività. I casini di guerra sanno istituzionalizzati durante il fascismo per poi essere soppressi nel 1958 con la legge Merlin: una storia che offre lo spunto per riflettere su un tema ancora dibattuto nell’attuale società italiana.
SABATO 26 NOVEMBRE
Comune di Cividale – teatro Ristori – ore 20 e 45
di e con Bruna Braidotti
testo selezionato al Women Playwrights International per l’Italia Cape Town 2015
LUISA
Il tema è la violenza sessuale subita nell’infanzia da Luisa che ripercorre da adulta la sua vita. La scena del ricordo si popola di personaggi familiari e di una bambina difficile e via via di un’esistenza in cui si cela un trauma che si ripresenta in vari modi negli incontri della vita. Tasselli del passato si compongono a formare um monologo – mosaico che si snocciola aspro e dolente, lasciando al non detto le parti più mostruose, alle parole la possibilità dell’emozione.
DOMENICA 27 NOVEMBRE ore 20 e 45
AUDITORIUM ZOTTI – SAN VITO AL TAGLIAMENTO
con la collaborazione dell’Associazione Las Mariposas
CRONACA DI UN AMORE RUBATO
di Dacia Maraini con Federica Di Martino
produzione Fondazione Teatro della Toscana
In scena c’è una donna sola, una “anima morta” che racconta le ferite sul corpo e nella mente riportate dopo uno stupro di gruppo. Stupro mai condannato: i colpevoli sono stati tutti assolti, malgrado i testimoni, malgrado lei abbia trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini. La trama la vorremmo inventata, irreale, mai accaduta e invece i fatti ci rammentano la sua schiacciante verità e autenticità.
“….. Che vita può avere una ragazzina dopo aver subito uno stupro a 13 anni? Forse nessuna. Forse la sua anima si ferma in quel momento e in quel momento muore per sempre. […] Una ragazzina che ha perso quel giorno il suo posto nel mondo … un mondo fatto di “persone per bene”, un mondo dove i colpevoli hanno voce. Dove i colpevoli possono vivere, liberi.” ( da “Un amore rubato” di Dacia Maraini )
MERCOLEDI’ 30 NOVEMBRE
AUDITORIUM CONCORDIA – Pordenone ore 20 e 45
ROSSO- Io non voglio fallire
Adattamento di Lorenzo Praticò, dal libro “Io non voglio fallire”, di Serenella Antoniazzi con Elisa Cozzarini e Giulia Bornacin Regia: Michele Albini Disegno luci: Giovanna Venzi
Musiche originali: Alessandro Rusignuolo e Marco Berardi
Serenella Antoniazzi è la titolare di una piccola impresa artigiana che si occupa di levigatura del legno. La crisi economica colpisce in modo non troppo duro, all’inizio, la sua routine lavorativa e umana e Serenella va avanti nella convinzione e nella speranza, forse, che sia solo una tempesta passeggera. Ma quando il maggiore committente della sua impresa dichiara fallimento, la crisi diventa insanabile. Inizia così un battaglia per tenere a galla la sua attività rischiando tutto quello che la sua famiglia ha costruito, ed anche di più, semplicemente per non chiudere.
Lei non si vuole suicidare e non vuole mandare a casa i suoi dipendenti. Ci sono famiglie da mantenere e vite da portare avanti. Lei combatte. Lei non vuole fallire.
Con la gentile partecipazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione CRUP e Provincia di Pordenone. Con il patrocinio della commissione regionale Pari Opportunità, del comune di Fiume Veneto, del comune di Pordenone. Con la collaborazione di Voce Donna, comune di Cividale, UTLE Fiumana, comune di Pasiano, comune di San Vito al Tagliamento, comune di Udine.