PREMIO FINIBUS TERRAE: VALENTINA NUCCIO SI AGGIUDICA IL PREMIO DELLA CRITICA con “Terra d’ombra bruciata”
La scrittrice Valentina Nuccio si aggiudica il premio della Critica per la sezione narrativa edita con il suo libro terra d’ombra bruciata, all’interno del prestigioso Premio internazionale De Finibus terrae, in ricordo di Maria Monteduro, la dottoressa scomparsa tragicamente nel 1999. La premiazione, avverrà nella serata del 20 luglio 2020 proprio a Santa Maria di Leuca, nel piazzale della Basilica Pontificia. Il premio, patrocinato dalla provincia di Lecce, dai Comuni di Tuglie, Gagliano del Capo, e Castrignano del Capo, è giunto quest’anno alla quarta edizione. Terra d’ombra bruciata narra di Taranto e la continua battaglia dei cittadini stremati da malattie e inquinamento. Edito da Le Mezzelane, ha la prefazione di Erri De Luca e dopo il romanzo di esordio, Ritratti Estemporanei pubblicato nel 2013, Valentina Nuccio si è cimentata nella scrittura di ciò che definisce un “romanzo corale”.
Terra d’ombra bruciata è infatti la storia di Piera che dal nord si trasferisce a Taranto seguendo il marito insegnante che aveva chiesto il trasferimento nella città natia. Con il figlio Giacomo e il gatto Mou, attraversa l’Italia per arrivare nella città dei veleni, dove il camino E312 svetta sovrano e da dove fuoriesce la diossina. Piera si scontra con una dura realtà fatta di bambini ammalati di cancro, dove la dispersione di materiale nocivo continua indisturbata ma si rende anche conto che Taranto non è solo morte. È anche mare, cielo azzurro e bellezza storica, e piano piano Piera se ne innamora, decidendo di unirsi alla lotta quotidiana degli abitanti, tra tragedie e solidarietà. Piera cambia, si trasforma in una donna nuova, scoprendosi diversa da quella che pensava di essere.
Lo scrittore Erri De Luca nella prefazione scrive: “Valentina Nuccio scrive le persone di Taranto, una manciata di quelle che sfiorandola le hanno lasciato il segno di un attrito. Dalle singole storie esce definita l’ulcera di una città, il guasto di un sistema di profitto che, come in guerra, mette le perdite di vite umane nel conto dei danni collaterali“.
Tante storie per vivere il disagio dei tarantini a 360°: al centro sempre lei, l’ex Ilva ora ArcelorMittal e tutt’intorno sofferenza di adulti e bambini, animali e incidenti sul lavoro. Un fardello troppo pesante di una città famosa per la sua incantevole ricchezza culturale e artistica.
Parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti in beneficenza al polo oncoematologico pediatrico dell’Ospedale di Taranto.
L‘AUTRICE
Nata nel 1981 in Puglia, Valentina Nuccio vive a Monza. Giornalista, ha collaborato con testate nazionali e locali e nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, Ritratti Estemporanei (Prospettiva Editrice). Sposata e mamma di due bambini, ama viaggiare e occuparsi di temi sociali.