Dalla mailing list della Marcia Mondiale delle donne riprendiamo questo documento che le donne del Presidio Permanente contro la militarizzazione
del Dal Molin hanno presentato quest’oggi, nel corso di
una conferenza stampa. “Vogliamo
creare una rete intorno a noi – hanno sottolineato le
donne – comunicando il nostro operato e i nostri obiettivi
ad altre donne; questo primo manifesto, che ha fatto seguito
all’8 Marzo, ha un significato politico perchè partendo
dal vissuto personale abbiamo espresso dei pensieri, dei
ragionamenti sulla nostra partecipazione al movimento e alla
vera vita politica della città, uscendo così dalle
nostre case”.

La forte presenza femminile ha da sempre caratterizzato il
movimento vicentino: “[da un anno camminiamo insieme->746] – si
legge nel documento – e in questo percorso comune siamo
cambiate”. “Con queste righe – ha commentato Antonella
Cunico – abbiamo voluto testimoniare le tante diversità
che coesistono all’interno del gruppo donne e del
movimento stesso”. Diversità che le donne considerano
una ricchezza, accompagnata dalla determinazione comune a
resistere alle imposizioni.

Le donne del Presidio si pongono l’obiettivo di creare discussione e consenso attorno al movimento Dal Molin; in
questo ambito, dicono, “{{la funzione mediatrice delle donne
è essenziale}}”. E, sottolineano nel documento, “come
donne, in quanto generatrici del vivere, guardiamo il mondo
con la testa, ma anche e soprattutto con il cuore”.

“Con le nostre pentole, le nostre bandiere, con un vaso di
terra in mano – ricorda il manifesto – abbiamo
contribuito a far emergere le contraddizioni
dell’amministrazione cittadina e della politica
nazionale”. E, nonostante la firma di Prodi, le donne
vogliono continuare a far sentire la propria voce: “ci
assumeremo la responsabilità delle nostre scelte –
conclude il documento – continueremo la lotta per la
difesa e l’affermazione dei nostri valori, per impedire
che il nostro mondo venga stravolto e per mettere al mondo,
invece, un progetto che si costruisce nel percorso
comune”.