Il Governo si impegna a sostenere le iniziative di informazione e
formazione nei confronti delle donne e degli uomini già colpiti o a
rischio osteoporosi e, insieme alla Regioni, si impegna altresì ad
istituire i Registro delle fratture di fragilità.E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio,
intervenendo mercoledì 3 dicembre nell’ l’Aula del Sento dove sono state
discusse due mozioni in materia di osteoporosi: entrambe impegnano il
governo ad assumere{{ interventi mirati ed efficaci a fronte di una
patologia in forte espansione}}, ritenuta quasi esclusivamente femminile e
che {{sta invece interessando, in questi ultimi anni, anche la popolazione
maschile}}: si stimano, infatti, oltre un milione di uomini con massa ossea
a rischio.

Le donne e gli uomini in Italia {{malati di osteoporosi sono
attualmente circa cinque milioni e 3 milioni quelli latenti}} e
inconsapevoli, con la previsione dell’OMS di 24 milioni di osteoporotici
nei prossimi 50 anni, in Italia. E con la spesa sanitaria in crescita
esponenziale di anno in anno.

Due mozioni, una firmata esclusivamente da senatrici di tutti i gruppi
parlamentari ([1-0005->http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=302532]), l’altra dal solo gruppo della Lega Nord ([1-00070->http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=325171]).

Intervenendo nel corso della discussione, la {{sen. Bassoli}} (PD) ha messo in evidenza che l’osteoporosi è una{{ malattia a forte incidenza di genere}},
pertanto è opportuno predisporre {{programmi sanitari specificamente
indirizzati alle donne}}, riconoscendo la peculiarità di genere in
determinati rischi sanitari.
_ Ha inoltre richiesto adeguati {{stanziamenti
per il rafforzamento dei programmi di prevenzione}} della non
autosufficienza e il sostegno alle persone colpite.
_ Ha inoltre ricordato che il Piano sanitario 2006-2008, del precedente
governo, aveva inserito tra le aree prioritarie d’intervento le malattie
dell’invecchiamento e le malattie a morbilità elevata per le quali
esistono prospettive di prevenzione, trattamento e possibilità di
ritardarne la comparsa e, conseguentemente, le disabilità ad esse
correlate, quali appunto l’osteoporosi e osteoartrosi.

Nel marzo del 2007 il Ministero della salute ha pubblicato un documento
dal titolo “[Verso un piano d’azione per la promozione e la tutela della
salute delle donne e dei bambini->http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_610_allegato.pdf]”, nel quale l’osteoporosi è stata
considerata un obiettivo per intraprendere azioni di prevenzione mirate
attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori delle strutture
interessate, ovvero il Ministero della salute, l’AIFA, le società
scientifiche, le Regioni e l’associazionismo dei malati.
_ Un lavoro che non
dovrebbe andare disperso, sostiene la senatrice, che invita il Ministro a
convocare quanto prima la Conferenza Stato-Regioni per chiedere il loro
impegno e definire dei piani in prospettiva.