PULA-NORA-Cagliari (Area archeologica della Sardegna) – FESTIVAL LA NOTTE DEI POETI – Uno spettacolo scritto da VALERIA MORETTI CON PAMELA VILLORESI e DANILO REA
La trentacinquesima edizione del Festival La Notte dei Poeti, in programma da OGGI, 13 luglio fino al 29 luglio 2018, va in scena al teatro romano di Nora e a Pula.
Mito e attualità s’intrecciano nel cartellone tra prosa, danza e musica sul palcoscenico sospeso tra cielo e mare nell’ora del tramonto. Concerti e spettacoli nell‘Ex Municipio, incursioni di danza urbana nel centro storico e laboratori d’arte e teatro circo per ragazzi. Tra i protagonisti Pamela Villoresi con il testo di Valeria Moretti :TERRA, Daria Deflorian con Monica Demuru e Monica Piseddu, Irene Ivaldi e Anita Caprioli, Alessandro Preziosi, Daniele Pecci e Francesco Mandelli, il matematico Piergiorgio Odifreddi, l’attrice comica Rita Pelusio, la cantante Elena Ledda e l’étoile di danza Emanuela Bianchini.
Ma veniamo allo spettacolo TERRA di Valeria Moretti con Pamela Villoresi e Danilo Rea. E’ un atto unico scritto da Valeria Moretti, dedicato al nostro pianeta di cui tutti siamo temporanei ospiti, sarà presentato in anteprima il 14 luglio nell’ambito della rassegna “La notte dei poeti” che si svolge nell’area archeologica di Pula, in prossimità di Nola prima città fenicia in Sardegna.
Ne sono interpreti per la parte drammaturgica Pamela Villoresi, per la parte musicale Danilo Rea in un’inedita fusione di parole e suoni.
La TerraMadre rivendica il suo ruolo nell’universo: l’imprevedibilità del suo nucleo originario e primordiale, del suo fuoco sotterraneo. Leggenda, antropologia, esoterismo e letteratura si intrecciano in una confessione la cui essenza trova nel Mito la sua ragione di essere. Un continuo fantasioso rimando – lo definisce l’autrice Valeria Moretti – alle tante figure di dee misteriose, miracolose e sapienti oltre che minacciose, dove il Bello e il Temibile si sfidano in un eterno duello.
Percorso visionario dove reale e irreale procedono affiancati in un girotondo incalzante: immaginazione cosmica della TerraMadre che si colloca tra sacro e profano, tra finito e infinito, tra umano e divino, tra tempo ed eternità.
Così la Terra confesserà con la voce di Pamela Villoresi e la musica di Danilo Rea di essere impaziente come il mattino, terribile come un’armata, preziosa più dell’oro.
Un itinerario poetico per apprezzarla ed amarla di più proteggendola e non distruggendola.
Di Valeria Moretti Pamela Villoresi aveva già interpretato nel 1991 “Marina e l’altro” sulla poetessa Marina Cvetaeva (Premio Asti Teatro), “La viola di Prato” su Caterina de’ Ricci rappresentato nel Monastero di San Vincenzo dove la santa era vissuta e “Taibele e il suo demone” con Moni Ovadia al Piccolo di Milano.