QUANDO GLI UOMINI PREFERISCONO IL PRESTIGIO SOCIALE ALLE RELAZIONI AFFETTIVE ED INTELLETTUALI
Venerdì 22 febbraio 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via M. Caetani 32, Roma), si terrà l’incontro sul tema Rosalia Montmasson e Francesco Crispi tra passione e politica nel Risorgimento, a partire dai libri La ragazza di Marsiglia di Maria Attanasio (Sellerio, 2018) e Il ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità di Enzo e Nicola Ciconte (Rubbettino, 2010).
Saluti: Patrizia Rusciani. Ne discutono gli autori Maria Attanasio, Enzo Ciconte e Nicola Ciconte. Coordina: Enrica Teresa Vignoli.
La ragazza di Marsiglia. Per vent’anni Rosalia Montmasson fu moglie di Francesco Crispi, di cui condivise gli esili, l’azione e l’utopia, senza paura e senza riserve. Si erano incontrati a Marsiglia: lui esule in fuga dalla Sicilia borbonica, lei lavandaia stiratrice che proveniva da un paesino dell’Alta Savoia. Diventata mazziniana anche lei, entrò a poco a poco nella vita di riunioni clandestine di lui, giungendo ad assumere un proprio ruolo, stimato anche da Mazzini. Poi l’impresa garibaldina, l’Unità, e la svolta monarchica di Crispi. Le divergenze e i contrasti tra Francesco e Rosalia si accentuarono: la ragazza di Marsiglia era divenuta un intralcio sentimentale e politico per lui, che nel 1878 riuscì con cavilli formali e l’avallo della magistratura a farsi annullare il matrimonio. Da quel momento, Rosalia Montmasson fu fatta sparire dalla vita di Crispi, dai libri, e dalla memoria collettiva, una totale rimozione dalla storia risorgimentale che si è protratta fino a oggi.
Il ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità. Francesco Crispi sposa Rosalia Montmasson a Malta nel 1854. Lei lo sostiene, è intraprendente, decisa, coraggiosa, unica donna fra i Mille di Garibaldi. I due vivono insieme per oltre