Quando le donne progettano
Parlare di Expo nelle scuole, discutere di come vorremmo che questa opportunità
portasse soprattutto i nostri giovani cittadini a sviluppare un’attenzione
responsabile per il loro ambiente, aiutandoli a viverlo meglio. Un primo passo su
questa strada è stato sollecitato dalla proiezione di “[La mia scuola->http://www.scuolarinnovata.it/la-mia-scuola-il-film]” di Renata
Tardani, bellissimo film sulla scuola elementare pubblica di Milano Rinnovata
Pizzigoni, modello di innovazione pedagogica costruita cent’anni fa grazie al sogno
di una donna.
_ Una donna ribelle che avrebbe voluto fare l’artista ma, costretta a
scegliere una professione più convenzionale, ha deciso di mettere la sua passione
per l’arte nella scuola riuscendo così a rivoluzionarla portandovi l’attività
agricola, gli animali e gli orti insieme a musica, bellezza e fantasia: l’abolizione
della monotonia per sviluppare l’intelligenza.
Questo diario cinematografico è stato poi commentato da alcune donne che, come molte
di noi, hanno cercato di orientare la propria forza creativa in cambiamenti
importanti nella loro vita professionale con un’attenzione particolare al benessere
delle persone e dell’ambiente.
_ La maestra che quando racconta le sue giornate
lavorative sprizza una tale gioia da non poter credere che si tratti della sua
professione e stimola nei suoi alunni la consapevolezza che anche l’architettura del
luogo di lavoro ne modifica la qualità, favorendo la voglia di scoprire e
l’elaborazione.
La contadina che si è aperta a nuovi comportamenti nella difesa del territorio
modificando la logica del profitto in proposte di modelli diversi ecocompatibili di
coltivazione e allevamento. E così la sua associazione ha dato il via a numerosi
gruppi di acquisto solidale e alla creazione di un distretto di economia solidale
che tiene insieme molte aziende agricole, puntando su relazioni costanti tra
cittadini e agricoltori. Grazie a questa conoscenza diretta è aumentata in tutti i
protagonisti la consapevolezza della necessità di difendere e conservare il
territorio.
L’ambientalista ha testimoniato, attraverso la presentazione di un bel progetto per
le scuole superiori, quanto sia importante la relazione tra la formazione e
l’ambiente e come il riscoprire la natura e i nostri legami con il pianeta e la sua
salvaguardia sia uno spazio decisivo per vivere, apprendere e conoscere. La
drammaturga e l’attrice hanno ripreso l’esperienza del teatro come momento fondante
per riflettere su di sé, conoscersi e trovare nuove forme di espressione come
supporto alla creazione di relazioni migliori con gli altri, un piccolo passo verso
lo stare bene e anche una possibilità in più per affrontare con linguaggi diversi
temi ambientali. L’imprenditrice, fondatrice di un’azienda al femminile, ha raccolto
le numerose appassionate sollecitazioni e i molteplici saperi emersi, proponendo la
continuazione di questi incontri.
Si è così pensato di costruire insieme concretamente occasioni di interventi mirati
a un approccio felice alla salvaguardia e alla valorizzazione della nostra città e
del nostro territorio, riflettendo su modalità diverse che aiutino noi, ma
soprattutto i nostri figli e le nostre figlie a vivere il loro spazio con una
relazione sentimentale e fisica, portatrice di gioia.
_ Motore trainante è la
creatività che sta però nel coniugare e diffondere le molteplici eccellenze già
esistenti.
_ Così come la rivoluzionaria scuola Rinnovata Pizzigoni non deve restare
un esperimento isolato, ma diventare risorsa per le altre scuole elementari che
nella nostra città hanno tutte almeno un giardino, allo stesso modo le energie e le
esperienze slegate che quest’area metropolitana offre richiedono una regia
illuminata per restituire a tutti noi i benefici di modelli diversi di rapporti
personali e scelte innovative con l’ambiente che ci circonda.
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