REGGIO EMILIA – Il libro “Attacco all’arte. La bellezza negata” di Simona Maggiorelli sarà presentato il 23 aprile
Domenica 23 aprile 2017 alle 10 nell’Aula magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri a Reggio Emilia. sarà presentato il libro Attacco all’arte. La bellezza negata di Simona Maggiorelli edito dalle Edizioni Asino d’oro nella colana le Gerle. Con l’autrice ci sarà Cinzia Sciuto di Micromega.
Il saggio presenta il punto di vista di studiosi, storici e critici d’arte, addetti ai lavori, che la giornalista, Simona Maggiorelli, ha incontrato e intervistato negli oltre vent’anni di lavoro ed impegno. Un libro che, scrive nella prefazione Tomaso Montanari, è una sorta di ”antidoto efficace al veleno dell’interessato disimpegno imperante” e che parte da interessanti presupposti per offrire ”nessi arditi”, ma proprio per questo capaci di tenere aperta la discussione critica.
Suddiviso in quattro capitoli, il volume vuole essere un viaggio attraverso le epoche, in difesa di quell’arte troppo spesso negata o svuotata di senso. Quando non attaccata con furia devastatrice. ‘‘Il linguaggio silenzioso delle immagini – scrive la Maggiorelli – è sempre stato guardato con sospetto nella storia occidentale. E in ogni caso considerato inferiore, rispetto a quello cosciente e articolato che si esprime attraverso la parola”. Non sono infatti bastati millenni di sublime produzione artistica a cambiare, secondo l’autrice, un presupposto che vede primeggiare su tutto, sin dalla notte dei tempi, il linguaggio verbale o, al più, la scrittura. Ad affermarlo è prima di tutto ”la storia della filosofia e i tre monoteismi”, come testimoniano gli attacchi ripetutisi nei secoli per motivi ideologici e religiosi al linguaggio delle immagini.
‘‘Religione e ragione sembrano essere sempre andate perfettamente all’unisono nel condannare la realtà umana non cosciente, la capacità di immaginare che si esprime nei sogni, nel denigrare e cercare di controllare la fantasia degli artisti che parlano attraverso un linguaggio non razionale, di forme e colori”.
Ecco dunque, che ciascun capitolo sviscera dei fenomeni emblematici: l’arte rupestre del paleolitico a lungo giudicata un falso, le distruzioni dell’Isis, l’eclisse dei beni artistici culturali in Italia e della loro tutela costituzionale, l’arte contemporanea ridotta a merce finanziaria. Lungo epoche lontane fra loro, Simona Maggiorelli indaga, attraverso la voce di autorevoli critici e intellettuali, gli episodi nella storia dell’uomo in cui questo attacco è stato particolarmente virulento. Sulle origini dei graffiti nelle caverne preistoriche e sulla fantasia negata delle loro antichissime autrici, intervengono studiosi come Jean Clottes, Ian Tattersall, Cavalli Sforza, Telmo Pievani. Paolo Matthiae, Francesco D’Agostino, Maria Bettetini, Paolo Brusasco, Silvia Ronchey, invece, sono chiamati a confrontarsi sull’iconoclastia wahabita dell’Isis, simbolo della millenaria ‘diffidenza’ verso le immagini che connota appunto tutti e tre i monoteismi.
Le conseguenze dell’attacco alla tradizione della tutela dei beni artistici e culturali (l’art. 9 della Costituzione), che secondo la giornalista è stata smantellata a partire dagli anni ’80, indistintamente da tutti i governi, sono quindi denunciate con il contributo di Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Vezio De Lucia, Adriano La Regina, Massimo Bray.
Mentre, sulla crisi dell’arte contemporanea, l’ultimo capitolo propone una lettura pressoché inedita, quasi che si trattasse di una nuova forma di iconoclastia. Nella cosiddetta società delle immagini che contraddistingue l’epoca contemporanea sembra infatti, paradossalmente non trovare molto spazio una vera ricerca sulle immagini con un contenuto, che non siano cioè una riproduzione (banale) della realtà o appiattite su standard pubblicitari. Un “mainstream” egemone e trasversale, rintracciabile dal Pompidou, alla Tate, al Moma, e che più ha risentito della ‘finanziarizzazione’ dell’arte e dell’estetica del postmoderno. Il libro si conclude con un’ampia, sorprendente intervista allo psichiatra Massimo Fagioli (scomparso di recente) dal titolo ‘Alle origini dell’arte’. (Nicoletta Castagni – ANSA)
SIMONA MAGGIORELLI – Giornalista professionista, ha lavorato in quotidiani di diverso orientamento – Liberazione, Il Giornale, La Nazione ed Europa, come cronista culturale e critico d’arte. Dal 2002 nella redazione del settimanale Avvenimenti e dal 2006 a Left, come caporedattore cultura e scienza.
Ha diretto la rivista trimestrale Teatro da Quattro Soldi e ha collaborato con Hystrio, East e altre riviste specializzate. Ha pubblicato con Baldini e Castoldi, Titivillus e Cambi. Per L’Asino d’oro edizioni ha curato la postfazione del libro di Federico Tulli, Figli rubati (2015).
Simona Maggiorelli ha rilasciato recentemente una intervista. per ascoltarla cliccare su Radio Radicale
IL 20 maggio il libro Attacco all’arte sarà presentato al Salone del libro di Torino dallo storico dell’arte Tomaso Montanari e dal critico, docente e curatore Vincenzo Trione, già direttore del Padiglione Italia della Biennale di Venezia