ROMA – al Parco di Malborghetto, per la rete dei Teatri di Pietra, un calendario sui temi del Mediterraneo e del Mito
Con la diciannovesima edizione della rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali e archeologici, attraverso lo spettacolo dal vivo, torna anche quest’anno con una programmazione dedicata ai temi del Mediterraneo e del Mito. Più di venti le aree coinvolte in diverse regioni, dalla Toscana alla Sicilia.
Vicino Roma all’ Antiquarium – Arco di Malborghetto – in Via Malborghetto, 3 nell’ambito della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra il 20 Giugno, “ALLE ACQUE”, quattro pièces coreografiche a firma di Loredana Parrella, che indagano il tema del corpo in relazione all’elemento acqua; il 22 e 23 Giugno altra prima nazionale con “PANNYCHIS”, diretto da Mariagiovanna Rosati Hansen, la rivisitazione ironica della Pizia che condizionò i destini dei Greci dai tempi di Edipo; il 26 Giugno, si conclude la programmazione dell’Antiquarium con la danza di Charlotte Zerbey e Alessandro Certini per “SENTIMENTO JOURNEY/THE TRIP”, uno spettacolo ironico che mette in gioco danza, voce e musica dal vivo.
La rassegna si sposta nell’adiacente Parco di Malborghetto, il 5 Luglio, con “MAREA”, canti e musiche del Salento, di e con Enza Pagliara; il 6 Luglio, il mito di “DAPHNE”, rivive con la regia e coreografia di Aurelio Gatti; l’11 Luglio è la volta di “PAN…CRAZIO: LA LIBERTA’ DI AVERE PAURA”, sorta di riscrittura contemporanea del mito di Pan, con la regia di Simone Migliorini; il 13 Luglio, “L’ARTE DI SAPER INVECCHIARE”, interessante adattamento da Cicerone, scritto e diretto da Piero Nuti; il 19 Luglio, “CARMINA BURANA”, la famosa cantata scenica di testi poetici medievali; il 20 Luglio, altra prima nazionale, “ADELPHOE (I FRATELLI)”, la nuova comicità da Publio Terenzio Afro, per la regia di Silvio Giordani, con Pietro Longhi e Paolo Perinelli; il 26 Luglio, “ANIMA BAROCCA”, a cura della compagnia musicale Ecovanavoce, che propone performance tra musica antica, tradizione popolare e musica contemporanea originale; il 28 Luglio, “PAPPOSILEIDE”, cantata semiseria ispirata al fauno, signore della fertilità e dell’ebbrezza, con un ensamble partenopeo d’eccezione; ultimo spettacolo, il 29 Luglio, vede in scena “DEJAME QUE TE CUENTE: IDENTITAD”, una compagnia di Santo Domingo con uno spettacolo di teatro antropologico che coniuga la cultura taina e africana attraverso i loro miti balli, canti e sonorità.
OPRA PRIMA, la sezione di inediti a Villa di Livia, inaugura il 28 Giugno con “EIKONES” di Cecilia Bernabei, che mette in scena personaggi femminili che hanno segnato la storia e il mito. Il 30 Giugno, Anna Pavignano, storica sceneggiatrice di Massimo Troisi, si cimenta per la prima volta nella drammaturgia teatrale con “LA SVEDESE”, tratto dal suo ultimo romanzo. A conclusione degli appuntamenti a Villa di Livia, il 4 Luglio, “STORIA NOTTURNA: LA VISIONE DEL SABBA”, di Alma Daddario, il processo alle streghe come specchio di crisi epocali alla ricerca di un capro espiatorio.
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Il 20 Giugno 2018 alle ore 21 andrà in scena “ALLE ACQUE”, un progetto che riunisce quattro pièces che indagano, in diverse direzioni, il tema del corpo in relazione all’elemento acqua. Acqua, che scorre e rumoreggia, scontrandosi con la pietra, acqua che attraversa spazi disegnando la geografia dell’esistenza umana, acqua, come elemento primordiale e fonte di vita che trova riscontro nell’elaborazione letteraria.
“Alle acque” mette il punto su una riflessione cruciale: gli esseri umani non sono al di sopra della natura, ma parte del suo insieme, può servirsi della scienza per accrescere la sua conoscenza e sviluppare le sue potenzialità. Ma sappiamo anche che scienza e sviluppo possono essere spinti verso interessi di un mercato oscuro e tragico. Osservando i diversi modi di rapportarsi con l’acqua delle diverse civiltà e culture che popolano o che hanno popolato la Terra, sembra che minore sia il grado di “sviluppo civile e sociale” di un popolo e maggiore sia il suo rispetto per l’acqua.
Le performances, che prevedono l’utilizzo di circa venti bottiglie d’acqua, hanno una duplice funzione: delineare lo spazio scenico e produrre suono. L’uso di questi oggetti, banali e scontati, prodotti con il materiale forse più consumistico esistente, consente il trasporto dell’elemento centrale dell’opera, l’acqua, e permette ai performer di aprirsi un varco nello spazio e liberare il percorso d’arte.
L’elemento acqua, trasportato dalle bottiglie, i suoni e le coreografie che scolpiscono i corpi dei danzatori, crea un’ambientazione magica che approda in un coinvolgente tripudio al corpo e alla relazione con il suo sé.
Il progetto, concepito in cinque tappe che agiscono in cinque diverse postazioni, come musei, piazze, viali dei centri storici, stazioni ferroviarie, accompagnerà in cinque diversi momenti temporali lo spettatore. Una performance unica che legherà arte, letteratura, musica live e danza.
il 22 – 23 Giugno 2018 alle ore 21 andrà in scena PANNYCHIS di Helena Hansen per la regia di Mariagiovanna Rosati Hansen con Annamaria Guzzio, Renzo Imbroinise, Clif Imperato, Camilla Cuparo, Valentina Tramontana, Carlo Coculo – Ideazione e Realizzazione Pentagono Produzioni Associate e Circuito Danza Lazio
Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo. La vestale, prossima alla morte, non si fa scrupolo di dire le cose come stanno realmente: i suoi vaticini, quelli a cui i Greci credevano ciecamente, in realtà sono stati solo frutto del caso.
Ed è sempre per caso che le profezie inventate, se ci credi, diventano profezie che si autoavverano… Alla fine tutti i personaggi coinvolti fingono di non sapere come siano andate le cose, ma intravedono tutti la stessa verità nella profezia di Pannychis. E lei, sorpresa più degli altri, comprende che paradossalmente l’unica verità è proprio la sua: quella nata da una menzogna inverosimile che ha condizionato secoli di vicende umane.
Il protagonista vero della pièce è dunque il dubbio, l’enigma, che con la sua fascinazione invita i mortali a recarsi a Delfi in cerca della Verità, per il bisogno ancestrale di credere che possa esistere e che sia una, immutabile ed eterna. Ed invece….
Da Parmenide a Platone, Aristotele e poi via via a Cartesio fino a Kant, Popper e i filosofi contemporanei fino a Pirandello, nel teatro si sono sempre avviluppati dentro alla stessa domanda che non ha mai trovato risposte univoche. Forse è proprio in questa ricerca senza fine la Verità?
Ingresso 12 euro intero – 10 euro ridotto – 5 euro convenzionati / associazioni / studenti – biglietti online : www.liveticket.it
Questa XIX edizione per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali e archeologici è stata ideata da Pentagono Produzioni e Circuito Danza Lazio, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma per Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto, con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Regione Lazio, il Parco di Veio e il Comune di Roma – XV Municipio.