ROMA – al Senato conferenza stampa dopo la convenzione di New York per la proibizione degli ordigni nucleari: nuovi percorsi e prospettive per il disarmo
L’11 luglio alle ore 14 è prevista una conferenza stampa al Senato per la proibizione degli ordigni nucleari proposta dalla Se. Loredana De Petris. La relazione che introduce l’argomento verrà svolta da Antonia Sani seguita da quella di Giovanna Pagani, entrambe della WILPF Italia e da Luigi Mosca per Energia felice-Armes Nucléaires STOP. Molte le associazioni pacifiste che hanno garantito la loro presenza.
La conferenza stampa è stata pensata per valutare i risultati dei negoziati che si sono tenuti a New York nella sede dell’ONU dal 15 giugno al 7 luglio.
La discussione e i sucessivi accordi do New York sono stati definiti sulla bozza del Trattato per il bando delle armi nucleari presentata il 22 maggio scorso alle Nazioni Unite a Ginevra.
Il Trattato – che renderebbe illegale sviluppare, produrre, utilizzare o sperimentare armi nucleari – è sostenuto da una grande maggioranza dei governi, ma osteggiato dagli Stati che dispongono di armi nucleari e da alcuni dei loro alleati. Circa 40 paesi – tra cui gli Stati Uniti, la Russia, il Regno Unito, la Francia, la Corea del Sud e il Giappone – non hanno infatti partecipato ai negoziati e si sono opposti attivamente al Trattato, che sta invece raccogliendo un ampio sostegno.
La bozza è stata redatta sulla base della discussione svoltasi durante il primo round di negoziati tenutisi al Palazzo di Vetro di New York dal 27 al 31 marzo, con la partecipazione di 132 Stati.
La bozza di trattato richiede che i governi ”facciano ogni sforzo per garantire che le armi nucleari non siano mai più utilizzate in nessun caso”. Il testo rileva che gli effetti delle armi nucleari ”trascendono le frontiere nazionali, comportano gravi implicazioni per la sopravvivenza umana, l’ambiente, lo sviluppo socioeconomico, l0economia globale, la sicurezza alimentare, e per la salute delle generazioni future”.
Il trattato evidenzia altresì le conseguenze delle armi nucleari, come per esempio l’imprevedibile impatto delle radiazioni sulla salute materna e sulle donne” e rileva come necessari “l’assistenza medica, la riabilitazione e il sostegno psicologico” per le sopravvissute ad attacchi e test nucleari. È anche previsto un “recupero ambientale delle aree contaminate”.
La International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Ican), (rilanciata in Italia da Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo, così come la Chiesa) ha accolto positivamente la pubblicazione di questo testo, considerandolo un’importante pietra miliare nello sforzo, che ormai dura da diversi anni, di mettere al bando queste indiscriminate armi di distruzione di massa ricordandone gli impatti inumani e catastrofici.
Una volta adottato, questo Trattato costituirà un passo in avanti fondamentale verso la totale eliminazione delle armi nucleari. Il testo di base proposto fornisce una base solida in questo senso: “Gli estensori della bozza e la presidente ambasciatrice Whyte Gómez hanno colto positivamente gli elementi chiave proposti durante la prima sessione di negoziazioni dello scorso marzo” ha commentato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana per il Disarmo.