ROMA – ” Anche questa è Teheran, credetemi” più generazioni di donne ci insegnano che c’è un altro mondo a cui tendere lo sguardo. Non c’è solo sottomissione
Giovedì 18 gennaio alle ore 17,30, presso la Biblioteca Casa delle Traduzioni a Via degli Avignonesi, 32 primo piano – (zona Piazza Barberini),viene presentato il libro di racconti dal titolo “ Anche questa è Teheran, credetemi“. Sarà presente la curatrice e traduttrice dell’opera Leila Karami, all’incontro parteciperà la docente di letteratura persiana Bianca Maria Filippini.
Il libro è una raccolta di quattordici racconti tradotti dal persiano da Leila Karami che li ha selezionati in seguito alla lettura delle opere maggiori delle scrittrici più insigni dell’Iran. Alba De Cespedes, Grazia Deledda e Natalia Ginzburg sono le scrittrici italiane che più influenzano il panorama letterario contemporaneo delle scrittrici iraniane. Queste sanno adattare alla propria cultura ciò che hanno imparato dalle loro maestre, facendo emergere un vissuto, quello delle donne, assai trasversale. Ciascun racconto offre uno spaccato della realtà iraniana, rappresentata dall’odierna metropoli dell’antico paese, vuoi sociale vuoi politico, con puntuale attenzione alla condizione femminile, e ogni racconto propone una fisionomia particolare. Ciò garantisce al lettore uno sguardo complessivo sulla multiforme funzione della compresenza sulla scena storica di più generazioni di donne. Poiché lo scenario editoriale occidentale è corredato da un costante preconcetto che vede le donne musulmane sottomesse, si è scelto il titolo Anche questa è Tehran, credetemi! per ribadire che c’è un altro mondo a cui si può e si deve tendere lo sguardo.