ROMA. “Decolonizzare le arti” – Il 12 novembre focus di chiusura di Feminism 5, Fiera dell’editoria delle donne
FOCUS di chiusura della V edizione della Fiera dell’Editoria delle donne.
Sabato 12 novembre 2022 ore 17
Casa internazionale delle donne, via della Lungara 19, Roma
Organizzano: Associazione Lesconfinate e QuestaèRoma
Feminism nasce a Roma nel marzo del 2018 con il dichiarato intento di valorizzare la produzione d’autrice dando visibilità all’editoria indipendente di qualità e di sostenere i luoghi delle donne quali spazi di libertà
DECOLONIZZARE LE ARTI
lingue, oralità e altre forme d’espressione per riflettere sulla decolonizzazione delle arti e dei musei
Modera Susanna Owusu Twumwah dell’Associazione culturale e sportiva QuestaèRoma
Intervengono
Wissal Houbabi, scrittrice, poeta orale e femminista hip hop
Decolonizzare le arti partendo dal linguaggio e dalla trasmissione di lingue non coloniali
Giulia Grechi, antropologa, Accademia di Belle Arti di Napoli
L’inarchiviabile: pratiche artistiche e pedagogiche per decolonizzare immaginari e spazi pubblici
Viviana Gravano, curatrice e storica dell’arte contemporanea, docente all’Accademia di Belle Arti di Milano Brera.
Colonialità e decolonialità: sistemi di appropriazione e lotte per la riappropriazione culturale
Yodit Estifanos Afewerki. collettivo Tezeta
Conclude Isabella Peretti, Associazione Lesconfinate
a seguire performance della scrittrice, poeta orale e femminista hip hop Wissal Houbabi
Amnesia e amnistia: questo è quanto accaduto nel dopoguerra rispetto al colonialismo italiano in Africa. Amnesia come rimozione colpevole, amnistia come autoassoluzione degli ‘italiani brava gente’. Amnesia e amnistia non solo rispetto ai crimini compiuti attraverso le guerre, l’uso del gas nervino, le repressioni cruente, ma anche rispetto alle diverse forme di costruzione dei corpi razzializzati, ridotti a oggetto di una presunta superiorità della razza bianca, una subalternità culturale imposta anche con l’architettura delle infrastrutture e delle nuove edificazioni coloniali.
Tutto ciò non poteva non ripercuotersi sul sistema dei musei – ricchi di opere sottratte alle colonie – dei monumenti e della toponomastica intitolati alla memoria delle imprese coloniali.
Ma contro tutto ciò non da oggi sono in atto processi e lotte per la decolonializzazione, in Africa come in Italia; né amnesia né amnistia, quindi, ma smascheramenti, demolizioni, riappropriazioni…
Finalmente ‘i subalterni possono parlare’, le donne, prima ‘doppiamente nell’ombra’ possono parlare (Spivack).
A dare voce ad analisi e proposte sulla decolonializzazione delle arti saranno il 12 novembre alla Casa internazionale delle donne le associazioni Lesconfinate e QuestaèRoma in una proficua collaborazione, che data dalla scorsa edizione di Feminism con la costruzione e conduzione dei due Focus che vanno sotto il titolo Donne attraverso il mare e Il colonialismo raccontato dalle figlie delle figlie.