ROMA. Milena Vukotic è Paolina Borghese in un testo di Valeria Moretti. 5 febbraio, Museo di Roma – Palazzo Braschi
Nell’immaginario maschile abbondano le funeste Veneri in pelliccia dei “decadenti” sacerdotesse dello spasimo, le Erinni avviluppate come serpenti e le donne-colomba eteree ed evanescenti dei “romantici”. Donne-sirena e donne-valchirie. Un icona femminile che sfida i secoli è Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, alla quale Canova ha dedicato la celebre statua.
A lei, personaggio dalle mille sfaccettature, oggetto da sempre di curiosità e fantasia, figura femminile imprevedibile e capricciosa ma anche furba e determinata destò ai suoi tempi un clamore che non si è spento.
La scrittrice ed autrice teatrale Valeria Moretti, che da tempo si interessa all’arte figurativa femminile, dedicherà a Paolina un monologo interpretato da Milena Vukotic, nell’ambito della mostra dedicata ad Antonio Canova, mercoledì 5 febbraio alle ore 17 al Museo di Roma – Palazzo Braschi.
Il monologo sarà preceduto da una breve introduzione di Valeria Moretti sulle suggestioni che il corpo femminile ha suscitato nell’arte.
Annoverata nel suo tempo tra le “meraviglie” dell’Impero per la sua bellezza ma anche per la vulcanica personalità e sfacciataggine Paolina dette del filo da torcere al marito principe Borghese, all’amato fratello Imperatore e perfino al Papa, Leone XIII, che non si stancava di tentare di richiamarla all’ordine: “Ditele da parte mia – scriveva a un cardinale – che già non è più bella, che lo sarà molto meno fra qualche anno, mentre dovrà essere buona e stimata per tutta l’esistenza. Ella dovrebbe fare di tutto per essere gradita alla famiglia di suo marito e a tutti i grandi di Roma e mantenere una linea morale degna del posto che occupa, ripudiando quelle cattive maniere che le buone usanze reprimono anche negli ambienti più leggeri della capitale”.
Nonostante tutto ciò, il papa non negò alla fervente peccatrice la sepoltura nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
La statua di Paolina a causa della sua sensualità e nudità, subì diverse traversie: il marito, il principe Borghese, decise di rinchiuderla in una cassa con grande sollievo della Roma papalina ma oggi si è presa la sua rivincita trionfando al centro della Galleria Borghese.