ROMA – PAOLA DI CORI viene ricordata in occasione del BOBLIOPRIDE 2018 alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea dove si trova il suo fondo librario
L’evento ci è stato segnalato da Luigi Martini
— Venerdì 21 settembre 2018, alle ore 17,00, in occasione del Bibliopride 2018 – Giornata nazionale delle biblioteche 2018, avrà luogo l’incontro Per Paola Di Cori. La biblioteca di un’intellettuale femminista. Introduce: Patrizia Rusciani. Intervengono: Francesca Bettio, Simonetta Buttò, Sergio Di Cori, Paola Novaria, Vittorio Ponzani. Testimonianze e letture di amiche e amici.
In occasione del Bibliopride – Giornata nazionale delle biblioteche 2018, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea ha organizzato l’incontro Per Paola Di Cori. La biblioteca di un’intellettuale femminista per presentare il fondo librario appartenuto a Paola Di Cori (1946-2017) che, per volere degli eredi, è stato di recente acquisito ed è in corso di sistemazione. Si tratta di una raccolta di varie migliaia di volumi che riflette gli ampi e diversi interessi coltivati dalla studiosa nel campo della storia delle donne e di genere, degli studi culturali, della filosofia contemporanea, della psicanalisi, della storia dell’arte e rappresenta un significativo arricchimento delle raccolte della Biblioteca in aree ancora poco documentate.
Su Asincronie del femminismo. Paola Di Cori scrive «Archiviare non significa depositare, etichettare e consegnare alla polvere, ma tutto il contrario. Come ha ricordato Derrida nel ’95: “Oggi niente è meno certo, niente meno chiaro della parola ‘archivio’; niente è più torbido e conturbante”. “L’archivio […] non è solo il luogo di stoccaggio e di conservazione di un contenuto archiviabile passato che esisterebbe in ogni modo […]. No, la struttura tecnica dell’archivio archiviante determina anche la struttura del contenuto archiviabile nel suo stesso sorgere e nel suo rapporto con l’avvenire” (Derrida 1995; trad. it. 1996: 25). L’archivio, quindi, non è il depositario di verità inconfutabili, ricerca ingenua di prove chiare e definitive che soddisfino l’ansia di legittimazione o una pretesa di improbabile coerenza. Sebbene l’atto di archiviare esprima un desiderio di chiusura e sistemazione, esso è sempre accompagnato da un altrettanto forte impulso all’interrogazione; non un mero ricettacolo di tracce, quindi, ma punto di incrocio, occasione per rimettere continuamente in discussione quanto vi è raccolto. Ecco quindi che ogni momento dell’archiviazione, ciascuna aggiunta o riapertura, modifica il significato stesso dell’archivio, proponendo non tanto la statica condizione di un insieme di memorie passate da riordinare, bensì un’idea di movimento, di futuro; problemi su cui indagare ulteriormente, cassetto che racchiude segreti da svelare più che documentare realtà indiscusse: “È una questione di avvenire, la domanda dell’avvenire stesso, la domanda di una risposta, di una promessa e di una responsabilità per il domani” (ivi: 47).»
«Come faccio spesso quando scrivo, mi piace ascoltare un po’ di musica. Ogni volta, ogni scritto, qualcosa di diverso. Solitamente, una volta scelto il genere – che può andare da Kid A dei Radiohead a Tito Puente, o un quartetto di Beethoven – gli rimando fedele per tutta la durata della scrittura di quell’articolo o saggio, con ripetuti ascolti dello stesso brano. La musica mi accompagna negli andirivieni e percorsi accidentati della stesura, e sono proprio le caratteristiche ritmiche di quella prescelta ad assecondarmi più e meglio di altre che sono invece servite come sfondo sonoro a pagine scritte in precedenza. Come se la scrittura avesse anche bisogno di una scansione che non ha solo a che fare con le parole e la costruzione di un testo, e che soltanto la musica – nel disporre i suoni nel tempo – può imprimere» Asincronie del femminismo, raccolta di scritti 1986-2011)
L’incontro in omaggio a Paola Di Cori si colloca nel novero delle numerose iniziative intraprese, a meno di un anno dalla sua scomparsa, per ricordarne l’acuta sensibilità e la ricca personalità di studiosa: l’e-book Pagine brevi, che raccoglie i suoi scritti per il blog http://www.ingenere.it e il volume, a cura di Clotilde Pontecorvo, Paola Di Cori. Una inesauribile curiosità intellettuale. Altre pubblicazioni sono in preparazione grazie a coloro che hanno preso parte ai progetti di ricerca ideati e diretti da Paola Di Cori su Michel De Certeau (http://www.micheldecerteau.eu) e sulla relazione tra medico e paziente.
Francesca Bettio, docente di Politica Economica all’Università di Siena, fondatrice e membro di redazione della rivista online inGenere.it. – Simonetta Buttò, direttrice dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle Biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche. – Sergio Di Cori, scrittore, giornalista e blogger, fratello ed erede di Paola Di Cori. – Paola Novaria, responsabile dell’Archivio storico dell’Università di Torino. – Vittorio Ponzani, bibliotecario presso l’Istituto superiore di sanità e vicepresidente dell’Associazione Italiana Biblioteche. – Patrizia Rusciani, direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea.