ROMA. Quattro serate alla Casa internazionale delle donne: il 4 luglio Karima 2G
La performance di Karima 2G è la prima di quattro serate organizzate per il mese di luglio nel giardino della Casa internazionale delle donne di Roma dall’associazione Lesconfinate* e intitolate “Afrointersezioni”. Le “Afrointersezioni” sono connessioni interculturali già esistenti o possibili per promuovere una società transnazionale e decolonizzata, con uno sguardo femminista e antirazzista sul mondo che costruisca una nuova immagine dell’Africa e degli altri continenti.
4 LUGLIO, ORE 21 – AFROFUTURISMO FEMMINISTA
KARIMA 2G, LA BLACKNESS COME PERFORMANCE CREATIVA
Karima 2G è una cantante e beatmaker italiana di origine liberiana. Nel 2014 debutta da solista con l’album 2G in cui i suoni elettronici rimandano alla bass music con influenze afro e i testi sono in pidgin-english, sua lingua madre. I video dei primi due singoli, “Orangutan” e “Bunga Bunga”, provocano reazioni in pubblico e critica e c’è chi tira in ballo il nome di M.I.A.. Le attenzioni dei media si moltiplicano: dalle riviste musicali passando per quotidiani, testate di moda, anche internazionali, tutti sottolineano la forza di un disco che rappresenta appieno un momento storico cruciale sia con i suoni sia con i testi
Il 2018, è l’anno di pubblicazione di Malala, EP che rappresenta il primo passo di un nuovo percorso artistico per Karima 2G in cui l’impegno si fonde ai ritmi elettronici più contaminati tra quelli contemporanei puntando su una vivacità musicale pronta a sdrammatizzare le sue denunce. Malala come il premio nobel della pace Malala Yousafzai e come Malalai Anaa, eroina della battaglia di Maiwand in cui gli afghani, nel XIX Secolo, sconfissero l’esercito britannico. Nel caso specifico della canzone, Karima 2G parla a nome di una donna afroitaliana oppressa che decide di liberarsi dalle catene dell’ignoranza e diventa così più grande di fronte al male. L’Ep Malala è dedicato a donne guerriere, donne forti che non si sottomettono, donne non vittime.
“Il mio scopo principale – ha affermato Karima 2G in un’intervista- è quello di diffondere un’immagine dell’africano in Italia basata sulla blackness come performance identitaria, culturale e linguistica temporanea, come forma di contestazione, resistenza e denuncia delle pratiche razziste. Oltre al forte desiderio di farmi sentire come ragazza di seconda generazione, il mio intento è quello di combattere i pregiudizi nei confronti degli africani in Italia”.
*L’associazione Lesconfinate è composta da Leila Karami, Emilia Marzocchi, Isabella Peretti, Diana Pesci, Nadia Pizzuti, Sara Raimondi e Stefania Vulterini.
Le altre tre serate si svolgeranno il 10, il 18 e il 25 luglio e saranno dedicate alla Libia, alla cittadinanza e all’afrofuturismo femminista.
10 LUGLIO, ore 20:30 – LIBIA. COLONIALISMO E GUERRE, IL PESO DEL PASSATO
Verrà proiettato il documentario My Home in Libya di Martina Melilli e seguirà un incontro con la regista, le giornaliste Annalisa Camilli e Francesca Mannocchi e la scrittrice Igiaba Scego.
18 LUGLIO, ORE 20:30 – CITTADINANZA. PARLANO LE NUOVE GENERAZIONI
Verranno proiettati alcuni cortometraggi e interverranno registe/i e rappresentanti di associazioni che lottano per la cittadinanza e la multiculturalità
25 LUGLIO, ORE 20:30 – AFROFUTURISMO FEMMINISTA
L’UTOPIA RACCONTATA DA GRANDI SCRITTRICI E ARTISTE
Reading e videoclip musicali.