ROMA – SINDACA, ASSESSORI/E e CONSIGLIERE/I del M5S lasciano mano libera a Guerrini che sconfessa anni di impegno politico delle donne nella capitale
Con 27 voti favorevoli e 2 contrari l’Aula Giulio Cesare ha votato la mozione presentata dalla consigliera Gemma Guerrini (M5S) sulla Casa Internazionale delle Donne. Si è arrivati al voto nonostante le proteste dell’opposizione e delle femministe. “Siamo qua per rilanciare il progetto della Casa Internazionale delle Donne – ha detto Guerrini intervenendo tra le proteste – Basta all’inerzia, alla negligenza e all’incuria perché il debito più grande verso la città è stato maturato da chi in questi decenni la città ha governato. Chiediamo di valutare la creazione all’interno del complesso del Buon Pastore di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale dei servizi per il sociale e pari opportunità diffusi, e a prevedere il coinvolgimento delle realtà associative mediante appositi bandi”. Rivolgendosi alla ‘platea’ in protesta: “Avete paura della verità”. Subito dopo il voto “la seduta è sospesa a causa dei disordini”, ha annunciato a questo punto il presidente Marcello De Vito. (ANSA)
Giulio Pelonzi, consigliere del Pd, presente durante la riunione Consigliare, si è opposto alla messa in votazione della mozione Guerrini perché non corredata dalla documentazione necessaria. Documentazione che avrebbe dovuto essere presentata ad un tavolo previsto per lunedì 21 maggio 2018. Pelonzi ha ritenuto inaccettabile questa anticipazione delle votazioni della mozione Guerrini e ha annunciato che ricorrerà al Prefetto per invalidare il voto di oggi avvenuto in condizione non consona e carente della necessaria documentazione che doveva portare a conoscenza del Consiglio il problema relativo allo sfratto delle decine di associazioni dall’edificio sito in via della Lungara 19 a Roma.
Viene da chiedersi quale sia il motivo di una simile accelerazione che ha portato ad un voto con 27 favorevoli e 2 contrari su 39 presenze. Da sottolineare l’assenza della sindaca Raggi e di chi, in rappresentanza di alcuni assessorati, aveva fino a questo momento seguito le trattative. E’ stato impedito anche ad una rappresentanza della Casa Internazionale delle donne di esporre le proprie ragioni con l’improvvisa sospensione della seduta consigliare. Una mancanza di democrazia che non può essere sottovalutata.
“L’attacco ai luoghi delle donne da parte di questa Amministrazione è intollerabile e pericoloso. Viene negata l’importanza della presenza politica e culturale del Femminismo e delle donne così come vengono chiusi gli altri spazi di attività sociale.
Questa Giunta agisce in un’ottica puramente contabile e ragionieristica senza nessuna visione più ampia della vita e delle esigenze di Roma e delle sue potenzialità, finendo per affermare soltanto il mercato come regolatore della vita della Città.” questo quanto si può leggere sulle pagine facebook della Casa Internazionale delle Donne