Il festival “Le Compositrici”, giunto alla sua quarta edizione, vuol mettere in risalto opere scritte da musiciste, spesso rimaste nell’ombra, cui la storia non ha riservato un posto nella memoria collettiva. Dal Cinquecento alla metà del Novecento, fin quando l’educazione musicale non è stata liberalizzata, le musiciste hanno faticato a conquistare lo spazio pubblico essendo sottoposte a pregiudizi sociali di ogni tipo.

Molte opere sono disperse, poche sono state pubblicate e se anche rappresentate con successo, sono state spesso dimenticate dopo la morte delle autrici. Negli ultimi anni tante sono state le iniziative atte a colmare il buio calato su di loro e questo festival, l’entusiasmo dei partecipanti, la sfida di una continua ricerca di materiali, rappresentano il giusto tributo che le musiciste e i musicisti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio vogliono dare in prima persona, in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e con il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre.

La partecipazione dell’ateneo romano si arricchisce anche quest’anno del prezioso intervento del Dipartimento di Scienze della Formazione, che organizzerà nelle proprie sedi una Giornata di studio dedicata al tema delle composizione femminile, esaminandone aspetti storici e sociologici, e della Associazione di Toponomastica Femminile, che allestirà negli stessi spazi una mostra dedicata alle ‘Compositrici’.

Francesca Caccini è considerata una fra le donne che maggiormente contribuirono all’evolversi della nascente musica barocca all’inizio del Seicento. Le date di nascita e di morte sono incerte.
Apprezzata per le sue doti musicali, non meno che per l’avvenenza, Francesca Caccini divenne popolarmente nota con il diminutivo toscano di “Cecchina”, tanto usuale da essere tradotto in latino nell’iscrizione didascalica CECHINE PULCHRITUDINIS IMMORTALITATI, posta sul medaglione marmoreo con la sua effigie, esistente nel palazzo Rospigliosi a Pistoia. Svolse anche l’attività di liutista e clavicembalista a Firenze, presso i Medici e dal 1607 come soprano, e fu una donna di alto ingegno e di grande cultura, che emersero anche nella sua attività di poetessa.
Affrontò il debutto all’età di tredici anni nell’Euridice composta dal padre. Già ne Le nuove musiche, Giulio Caccini – teorizzando il “favellare in armonia” – spiegava come tutti i componenti della sua famiglia, dalla moglie ai figli, fossero dediti al canto.
Così Francesca portò avanti assieme alle sorelle Settimia e Margherita, oltre al fratello Pompeo (veri e propri musicisti professionisti ante litteram) un proprio discorso musicale autonomo, componendo e suonando al servizio della corte medicea, fatta eccezione per un soggiorno di pochi mesi con la famiglia alla corte francese di Maria de’ Medici.
Nel 1615 ebbe la prima assoluta la sua opera Ballo delle Zingare con il libretto di Ferdinando Saracinelli al Palazzo Pitti di Firenze e nel 1619 La fiera con il libretto di Michelangelo Buonarroti il Giovane al Palazzo Uffizi.

Un’iniziativa di grande rilievo è data quest’anno dalla collaborazione con l’ensemble vocale e strumentale del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, che presenterà, in forma di concerto, l’opera di Francesca Caccini “La liberazione di Ruggero dall’isola di Alcina”.

Amy Marcy Cheney nacque a Henniker, New Hampshire. Bambina prodigio, era capace di cantare perfettamente quaranta canzoni a un anno; a due anni sapeva improvvisare usando il contrappunto qualunque melodia sua madre cantasse; imparò a leggere a tre anni e a comporre semplici valzer a cinque anni. La madre di Amy, Clara Imogene Marcy Cheney, era una “eccellente pianista e cantate”. Cantava e suonava il pianoforte per lei. Nonostante ciò, la sua famiglia si sforzava per tenere il passo con interessi musicali e richieste della piccola Amy. La bambina spesso imponeva la musica da suonare, specificando anche come dovesse essere eseguita. Era molto particolare e spesso poteva diventare furibonda se la musica non rispondeva alle sue richieste. Inoltre, sua madre le proibiva di suonare il pianoforte di famiglia nonostante il desiderio di Amy di farlo, credendo che l’indulgenza avrebbe danneggiato l’autorità dei genitori.A quattro anni, scrisse tre pezzi per pianoforte (valzer) mentre passava le vacanze alla fattoria del nonno a West Henniker, NH. Non c’ erano pianforti vicino alla fattoria; Amy compose i brani nella sua mente per poi (forse) suonarli a casa.

La rassegna concertistica, che si apre con delle pagine contemporanee interpretate dal Duo Ecoensemble, si articolerà in due giornate, terminando con un dovuto omaggio alla grande compositrice americana Amy Beach, di cui ricorre quest’anno il centocinquantenario dalla nascita.

Non mancheranno interventi trasversali sul tema della composizione, incursioni in altri territori culturali e sguardi sulla contemporaneità, attraverso il raffinato contributo dell’Ajugada Quartet.  

PROGRAMMA

Sabato 8 aprile       Ore 18,00   Introduzione      Ore 18,30   Duo Ecoensemble   Donne In Musica      Teresa Procaccini (1934)   Introduzione e Allegro op. 41 (1969)      Ada Gentile (1947)   Perflautoepianoforte (2010)      Cristina Landuzzi (1961)   Fantasiestuck n. 2 (1994)      Paola Livorsi (1967)   Percorsi (2008)      Madeleine Dring (1923-1977)   Danza Gaya – Polka      Three pieces:   Wib Waltz – Sarabande – Polka      Morena Mestieri, flauto   Anna Bellagamba, pianoforte      Ore 19,30   Intermezzo      Ore 20,00   Ajugada Quartet   Il giro del mondo in 10 canzoni   1) Kenny Wheeler – Kind Folk   2) Jao Donato – A Rà    3) Paula Cole – Hush Hush    4) Danielle di Majo – Hand Luggage    5) Giulia Salsone – Vento di Terra   6) Antonella Vitale – Eu e o vento    7) Norbert Glanzberg – Mon manège à moi    8) Gaia Possenti – Girotondo   9) Gaia Possenti – Livingstone   10) Antonella Vitale – Il Regalo   11) Fito Paez – Yo vengo a ofrecer mi corazon   12) Vera Hall – Trouble so Hard      Antonella Vitale, voce   Gaia Possenti, pianoforte   Giulia Salsone, chitarra   Danielle Di Majo, sax alto e soprano

Domenica 9 aprile      Ore 18,00   Francesca Caccini (1587-1640)   La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina   Versione opera – studio a cura di Elena Sartori      Sinfonia e Prologo di Nettuno    Coro dei Numi delle Acque    Sinfonia alla scena I    L’approdo di Melissa    Trio di Damigelle    Gli amori di Ruggiero e Alcina    Il Pastore racconta i suoi amori    Sirena addormenta Ruggiero    Melissa risveglia Ruggiero    Il ritorno di Alcina    Il Coro della Piante Incantate    Il furore di Alcina    Il Coro dei Mostri    Melissa, giusta forza e la fuga di Alcina    Il Coro finale delle Dame e dei Cavalieri      Ensemble vocale e strumentale del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari   Cristina Fanelli, Valeria La Grotta – soprano   Anastasia Abryutina – mezzosoprano   Nicola Petruzzella – tenore    Graziano Andriani – baritono   M. Antonella Crismale, Claudia Iacobone, Arianna Petrosino – flauti dolci   Letizia Carrasso, Barbara Rodio, Gioacchino Visaggi – violini    Edward Szost – tiorba   Elena Sartori – maestro concertatore al cembalo      Ore 19.30   Intermezzo      Ore 20,00   Omaggio a Amy Beach (1867-1944)   nel 150° anniversario della nascita   Musiche  da camera e Art songs      June op. 51 n.3   Ecstasy op. 19   per soprano, violino e pianoforte      Berceuse op. 40 n.2   Mazurka op. 40 n.3   per flauto e pianoforte      Chanson d’Amour op. 21 n.1   per soprano, violoncello e pianoforte      Pastorale op. 90 n.1   Caprice op. 90 n. 2   per flauto, violoncello e pianoforte      A Mirage op. 100 n. 1   Stella Viatoris op. 100 n. 2   per soprano, violino, violoncello e pianoforte      Trio op. 150   per violino, violoncello e pianoforte Allegro – Lento espressivo – Allegro con brio      Maria Chiara Pavone – soprano   Giuseppe Pelura – flauto   Caterina Bono – violino   Andrea Fossà – violoncello   Orietta Caianiello – pianoforte

L’ evento è organizzato da   Scuola Popolare di Musica di Testaccio   insieme a    Fondazione Roma Tre Teatro Palladium   e   Dipartimenti di Filosofia Comunicazione e Spettacolo e Scienze della Formazione   dell’Università degli Studi Roma Tre      con la partecipazione di   Conservatorio “N. Piccinni” di Bari   Associazione di Toponomastica femminile      a cura di   Orietta Caianiello, Andrea Fossà, Francesca Pellegrini (SPMT)   Luca Aversano e Milena Gammaitoni (Università Roma Tre)      Coordinamento organizzativo   Paolo Cintio, Vincenzo Russo (SPMT)

Teatro Palladium – Università Roma Tre   Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma

Ingresso: €10 intero | | €5 studenti e soci Scuola Popolare di Musica di Testaccio

Ufficio stampa SPMT: Franca Renzini   +39 339 7486107 – ufficiostampa@scuolamusicatestaccio.it         Teatro Palladium – Università Roma Tre   Sito web: http://teatropalladium.uniroma3.it/   Prevendite: biglietteria.palladium@uniroma3.it; tel. 327 2463456    http://www.liveticket.it/TeatroPalladium      Organizzazione e promozione Teatro Palladium: Music Theatre International   Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni   +39 06 3225044 – +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it