ROMA – un edificio abbandonato da anni e occupato da chi ne ha bisogno non può essere sgombrato!
Questo quanto hanno scritto il 21 luglio 2016 gli e le tudenti e precari di Point Break –
Questa mattina alle ore 7.30 i corpi di Polizia hanno fatto irruzione nello stabile Point Break nel quartiere Pigneto di Roma: uno studentato occupato dal 2009 dal movimento studentesco romano.
Lo stabile, vuoto e in stato di completo abbandono fin dagli anni Ottanta, è stato per questi sette anni abitato da studenti, fuorisede e precari che lo hanno riqualificato e reso uno spazio abitabile e attraversabile dal quartiere. L’edificio, di proprietà privata e parte di quell’immenso patrimonio immobiliare lasciato in disuso nella città, era uno dei tanti simboli di quel processo di gentrificazione e speculazione dei quartieri popolari.
Da anni i proprietari preferiscono tenere gli stabili vuoti e gli affitti alle stelle espellendo di fatto dai quartieri gli studenti e i precari. Point Break è stata la prima esperienza di studentato occupato della città di Roma: una città dove una parte rilevante di studenti e precari è di fatto privata della possibilità di avere un alloggio e di poter concretamente studiare in un’università che ormai da tempo non è più accessibile a tutti.
In questi sette anni lo studentato occupato è stato protagonista di innumerevoli attività culturali e di mutuo soccorso che si sono opposte al degrado sociale che in maniera sempre più intensa ha trasfigurato il quartiere, da un lato mercificandolo all’estremo e dall’altro lasciando spazio al narcotraffico.
Lo sgombero avviene all’indomani della grandissima assemblea del percorso Decide Roma che si è svolta a Piazza dei Sanniti con la partecipazione dell’Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture Paolo Berdini, delegato per l’occasione dalla Giunta Raggi appena insediata.
Un’assemblea straordinaria, frutto del percorso che si è opposto alla svendita del patrimonio pubblico e allo sgombero violento delle centinaia di realtà sociale e associative di questa città. L’assemblea che si è svolta ieri, è stata un grande esercizio di democrazia dal basso e partecipazione cittadina nel quale si è avviato un confronto con la nuova Amministrazione verso il riconoscimento dei Beni Comuni Urbani.
A fronte dell’apertura di uno spazio di possibilità per una nuova negoziazione sociale, i corpi di Polizia forzano per riportare il piano del confronto politico della città di Roma nello spazio angusto del rispetto della legalità formale e della difesa della rendita immobiliare.
Mentre scriviamo, è in corso l’occupazione del V Municipio per chiedere alle istituzioni, Giunta comunale, Regione e Municipio, una presa di posizione netta, di farsi carico immediatamente del problema abitativo degli studenti e precari sgomberati e di chiarire in che modo modo intendano affrontare l’emergenza abitativa e la garanzia del diritto allo studio.
Inoltre, il Presidente del V Municipio ha assicurato di non essere stato messo a conoscenza dello sgombero di questa mattina: dato preoccupante che esplicita ancor di più la gravità dell’accaduto.
Facciamo appello alla città solidale per una mobilitazione immediata e una resistenza concreta contro gli sgomberi.
da www.zeroviolenza.it