ROMA – una rassegna di film che si inserisce negli studi post coloniali e femministi che elaborano la memoria per capire e cambiare il presente.
Continua la seconda edizione della rassegna per collegare nella memoria collettiva il passato del colonialismo italiano in Africa con il presente dell’immigrazione. Alla casa Internazionale delle Donne potremmo incontrare volti e le voci delle donne e degli uomini del Corno d’Africa che da decenni vivono in Italia. Potremo vedere dei cortometraggi che esprimono le soggettività creative delle afroitaliane e degli afroitaliani. Potremo assistere a quei film coloniali che ci raccontano dell’esotismo e del madamato, del mito della nazione e della “difesa della razza”. La rassegna si inserisce negli studi post coloniali e femministi che elaborano la memoria per capire e cambiare il presente.
L’iniziativa è a cura di Isabella Peretti, Nadia Pizzuti, Stefania Vulterini
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Giovedì 22 novembre 2018
*Matrimonio abissino di Roberto Omegna 1909. Cortometraggio di taglio etnografico/esotico
*Sotto la croce del sud di Guido Brignone 1938. Un film di genere con l’attrice Doris Duranti “travestita” da meticcia, ambientato in una colonia italiana.
Intervengono lo storico Alessandro Triulzi e Maria Coletti, del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Giovedì 29| novembre 2018 Sommersi e salvati *Mum, I’m sorry, di Martina Melilli 17′, 2017. Nato dal dialogo con migranti sopravvissuti al lungo viaggio, il corto ha uno sguardo ravvicinato su dettagli di storie e di affetti appartenuti a persone morte mentre tentavano di raggiungere le nostre coste.
*Asmarina di Alan Maglio e Medhin Paolos 69′, 2015. Un documentario che recupera la memoria, ricucendo insieme le storie della comunità eritrea ed etiope che vive e lavora intorno a Porta Venezia, a Milano.
Intervengono la regista Martina Melilli e la scrittrice Igiaba Scego
Nelle serate sarà presente con il suo stand la Libreria Griot