ROMA – Villa Ada incontra il mondo e festeggia 25 anni di musica dando il via alla sua XXV edizione.
Un viaggio iniziato nel 1993 durante il quale sul palco si sono passati il testimone oltre 120 artisti ogni anno, per un totale di più di 3000 concerti. Numeri importanti che hanno reso questo Festival il più grande evento dell’estate romana, pronto a tornare sulle rive del laghetto dal 14 giugno al 10 agosto sotto l’egida di Dada srl e ARCI Roma, all’interno del programma dell’Estate Romana promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE.
25 anni fa Roma guardava al mondo. Il 1993 è l’anno del Trattato di Maastricht e il battesimo dell’Unione europea, simbolo di un’apertura verso l’altro che il festival ha deciso di celebrare con una line up dal respiro internazionale in grado di raccontare attraverso i suoi artisti la bellezza di un mondo senza confini e barriere. Ma il 1993 è anche l’anno di “Mani Pulite”, inaugurato con l’arresto di Mario Chiesa nel 1992, in cui la Capitale scopre un mondo di corruzione e malaffare. Sono anni a cavallo tra la fine della prima Repubblica e l’inizio della seconda, anni di transizione, in cui Roma si scopre – oggi come allora – in bilico tra la sua bellezza storica e artistica e le sue eterne criticità.
Anche per questo il tema scelto per la XXV edizione esprime un concetto contraddittorio e ambivalente, come il rapporto dei romani con la loro città, come i sentimenti che il pubblico vive durante i diversi momenti di un festival: amori nati e finiti, il concerto da fermare nel tempo e quello da dimenticare, le attese vane e quelle ricompensate. “T’ho amato sempre, non t’ho amato mai” è il concept di quest’anno, dalla forte connotazione sentimentale, che prende in prestito un verso di Fabrizio De André, a cui si rende omaggio il 28 giugno a ridosso del ventennale dalla sua morte.
Villa Ada – Roma incontra il mondo sceglie quest’anno di mettere al centro le storie delle persone che in questi 25 anni hanno attraversato Villa Ada e il loro rapporto con la città di Roma: racconti belli ed esasperanti, sentimenti forti e complicati, storie di amore e di odio, come ogni relazione sentimentale che si rispetti.
Villa Ada svela il meglio del cantautorato e dell’indie italiano accanto ai grandi nomi internazionali in un’edizione che guarda al passato ma con un occhio molto attento al presente, come dimostra l’attenzione al rap e alla trap, generi che mai come negli ultimi tempi sono tornati in voga.
A dare il via al festival ecco quindi il rap di Noyz Narcos, maestro d’ispirazione per moltissimi giovani della nuova generazione hip hop, che apre il festival il 15 giugno (già sold out) e torna il 17 con l’ultimo album “Enemy”. Segue il 20 luglio Mezzosangue, misterioso rapper romano dalle rime sferzanti e il volto coperto da un passamontagna; il 25 luglio è la volta dell’esplosivo Nitro con l’ultimo disco “NO COMMENT”, mentre il 28 luglio tocca al rapper genovese Tedua, tra i più promettenti artisti della trap made in Italy e reduce dal successo di “Mowgli – il disco della giungla”, certificato disco d’oro e ai vertici della classifica FIMI.
Un posto di rilievo è riservato alla musica italiana tra cantautorato, indie, rock e punk passando per blues, jazz e suoni più sperimentali. Si inizia il 16 giugno con l’ironia pungente di Giancane e la sua ultima fatica “Ansia e disagio”; Il 21 giugno arrivano le suggestioni dei Mokadelic, gruppo attivo nella composizione di colonne sonore per il cinema, la tv e il teatro (le musiche della serie Gomorra tra i loro ultimi successi); seguiti il 22 giugno dai Joe Victor, la band più folle e colorata di Roma.
Il 23 giugno sale sul palco il pop fresco, che passa attraverso il rap e il cantautorato, di Frah Quintale, in vetta alle classifiche con “Missili”, il suo ultimo singolo in collaborazione con Giorgio Poi. Il 26 giugno sarà la volta del raffinato duo jazz voce e contrabbasso dei Musica Nuda; mentre passando a ritmi più rock ecco che il 29 giugno salgono sul palco i Ministri con il nuovo album di inediti “Fidatevi” (aprono il concerto gli Spiritual Front). Il 30 giugno, di ritorno dal successo a colpi di sold out del tour invernale arriva Colapesce, il cui ultimo album “Infedele” lo ha confermato come uno dei talenti più fulgidi e cristallini della sua generazione. In apertura, la sorpresa della musica italiana del 2017: Andrea Laszlo De Simone. Il suo “Uomo Donna” è un disco frutto di anni di lavoro che ha immediatamente conquistato critica e pubblico. Il 3 luglio, dopo l’apertura affidata a Mox, è la volta del romanissimo Galeffi e del suo “Scudetto”, uno degli esordi più chiacchierati dell’anno. Il 5 luglio arriva da Torino la penna sottile e acuta di Willie Peyote, seguito dal Muro del Canto che dopo quasi un anno di stop presenta il 7 luglio nella sua Roma – per un’unica data estiva – “La Vita è Una”, primo singolo del quarto lavoro in studio che vedrà la luce in autunno. Il 9 luglio toccherà a uno dei padri del punk italiano, Giovanni Lindo Ferretti, mentre il 10 luglio all’iron rock dei bergamaschi Pinguini Tattici Nucleari.
Il 12 luglio saliranno sul palco i travolgenti Bud Spencer Blues Explosion, il duo formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, con un nuovo disco registrato completamente in analogico: “VIVI MUORI BLUES RIPETI”; 15 luglio scalderà il pubblico del laghetto lo stile inconfondibile e sperimentale dei Calibro 35. Il 26 luglio la romanità dell’Orchestraccia; il 3 agosto IOSONOUNCANE e Paolo Angeli, dopo il successo del tour invernale, tornano insieme in un magico live che mescola avanguardie sonore e tradizioni ancestrali della loro Sardegna.
Come ogni anno il festival porta a Roma grandi artisti internazionali: il 20 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato – #Withrefugees Live, arriva la stella del desert blues Bombino, conosciuto anche come il “Jimi Hendrix del deserto”, con il suo ultimo album “Deran”. Il 4 luglio torna dal Canada la magia sfuggevole e misteriosa dei Godspeed You! Black Emperor, reduci dai due sold out di quest’inverno all’Auditorium Conciliazione per il Romaeuropa Festival; Il 13 luglio dagli Usa atterra l’elettronica di Ernest Greene, più noto con lo pseudonimo Washed Out; mentre il 14 è la volta dei Chinese Man, collettivo francese paladino dell’indie groove.
Il 17 luglio, per una delle due sole date italiane previste, tocca allo storico chitarrista di Bruce Springsteen Little Steven (al secolo Stevie Van Zandt) con i Disciples of Soul. Un’avventura nella storia del rock’n’roll con la sua inimitabile guida.
Il 18 luglio è la volta di una delle voci femminili più potenti dell’Africa, Dobet Gnahoré, che con il suo sound unico, meticcio e affascinante si esibirà nella giornata dedicata al centenario di Nelson Mandela. Il 19 luglio sarà il turno di Gogol Bordello, la band gipsy punk più amata in Italia. Il 22 luglio arriva la travolgente New York Ska Jazz Ensemble + Shots in the Dark: una carrellata di musicisti eterogenei che mescolano ska e reggae, dancehall e rocksteady, creando un live indimenticabile.
Il 23 luglio un evento imperdibile: Kruder & Dorfmeister celebrano il venticinquesimo anniversario di “G-Stoned”, prima release ufficiale del duo e oggi pietra miliare dell’elettronica, con uno speciale DJ set di 4 ore spalla a spalla, proprio come agli esordi. Il 24 luglio arriva la travolgente energia balcanica di Goran Bregovic; il 31 luglio Huun Huur Tu con la ricchezza misteriosa e affascinante delle antiche musiche della Tuva, nell’Asia centrale. Il 1° agosto aprono il mese i Ministry, una delle più importanti band industrial americane e portabandiera del movimento cyberpunk.
Non mancheranno poi le giornate speciali. La prima sarà il 20 giugno all’insegna della solidarietà con #Withrefugees Live. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato scendono in campo l’Arci e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), con la collaborazione del Servizio Centrale dello Sprar per sensibilizzare il pubblico sul dramma globale di oltre 65 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
Si parte dal pomeriggio con un programma tutto declinato al femminile con laboratori ed attività rivolte alle rifugiate dei progetti Sprar Aida; si prosegue con il vernissage della mostra di Juma – Refugees Map Services curata dal Numero Verde dell’Arci e dell’Unhcr. A seguire, momento conviviale con cibi dal mondo ascoltando “Walking Sounds”, cd realizzato dall’associazione Un ponte per…, frutto di una residenza musicale che ha coinvolto giovani siriani, curdi e iracheni.
Una giornata di confronto e di festa, per scardinare le narrazioni dei media e per rendere visibile il portato della solidarietà. La sera le luci di Villa Ada Roma incontra il mondo si accendono con #Withrefugees Live a partire dalle 21: sale sul palco la stella del desert blues Bombino, insieme a lui Sandro Joyeux e Awa Ly. Un set di world music di livello internazionale organizzato da ARCI e UNHCR con la collaborazione del Servizio Centrale dello Sprar. Tutto ad ingresso gratuito.
Si prosegue il 28 giugno con la serata “Caro Faber. Roma Canta De André”: un evento prodotto da FACE Magazine.it che celebrerà il cantautore genovese a pochi mesi dal ventesimo anniversario dalla morte. Alcuni artisti della scena cantautorale romana interpreteranno le canzoni più celebri e amate di De André.
L’11 luglio prende vita “Reverend Horton Heat – Psychobilly Rome Holy Day Fest”, serata dedicata a tutti gli amanti dello psychobilly e del rockabilly con Reverend Horton Heat, numero uno del genere nell’unica data italiana del tour europeo, mentre il 2 agosto arriva “Il Mediterraneo è donna”, un racconto del Mediterraneo attraverso le voci delle donne (cantanti, scrittrici, madri o rifugiate). Uno spettacolo che unisce brani delle grandi interpreti (Fairuz, Umm Kulthum, Amalia Rodrigues, SezenAksu, Rosa Balistreri) al repertorio di Stefano Saletti & Banda Ikona per narrare le storie delle donne di ieri e di oggi, costrette a lasciare la propria terra e a reinventarsi una vita, madri coraggio simbolo di un Mediterraneo più che mai dilaniato e ferito.
Spazio anche al teatro: il 19 giugno con Guido Catalano e Dente e il loro “Contemporaneamente insieme anche d’estate”, in cui il poeta torinese e il cantautore emiliano incrociano chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, mentre il 24 giugno Ascanio Celestini e Giovanna Marini presentano “Racconti e canzoni”. Come recita il titolo: in scena canti e racconti per parlare di lavoro, di immigrazione, di guerra e pace, di solidarietà e indifferenza in un tempo invaso dalle immagini provocanti della pubblicità e da quelle scandalose della politica.
Oltre ai numerosi concerti, le rive del laghetto ospitano come ogni anno un programma culturale variegato e multidisciplinare, accessibile a tutti e in una convinta logica no profit. Si ripete l’esperienza vincente del D’Ada Park, l’area del Festival ad accesso gratuito che ospiterà concerti, dibattiti, incontri, presentazioni di libri, esposizioni artistiche, proiezioni cinematografiche, corsi di formazione e laboratori per bambini.
Si affronteranno e ci si confronterà su tematiche attuali quali il bullismo, la sostenibilità ambientale, l’alimentazione e la filiera corta, l’innovazione sociale e culturale, il mondo digitale, la formazione professionale, la street art, la rigenerazione urbana legata alla green economy, l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati.
Sul palcoscenico della free area andranno in scena all’ora del tramonto alcune importanti realtà musicali emergenti in linea con la programmazione del main stage e in collaborazione con il network dei Circoli Arci; mentre dopo la mezzanotte arriveranno alcune delle crew musicali più acclamate della scena romana.
Spazio anche a una selezione di street food di qualità per accontentare tutti i palati e un’areacommerciale dedicata all’artigianato e alla cultura.
Tra i partner di questa edizione di D’Ada Park: il Roma Creative Contest, che presenterà una selezione di cortometraggi in concorso nelle varie edizioni del festival e affronterà i temi della creatività, del cinema digitale e delle nuove opportunità per i giovani autori; il media partner Radio Sonica con una diretta streaming quotidiana; il collettivo di architetti Orizzontale che ha curato l’allestimento dell’area relax. Yourban2030, ente no profit che riflette sulle tematiche ambientali attraverso i linguaggi dell’arte. Settimo Biciclettari e GRAB scendono in campo per la mobilità sostenibile, piste ciclabili e bike-sharing. Fusolab si occuperà di workshop e laboratori nell’ambito delle discipline artistiche e sportive mentre il “Il Giardino di Lulù” conferma anche quest’anno il suo centro estivo dedicato ai più piccoli. Ancora, Ada Circus con l’arte di strada e il circo; StudioNero con il corso di fonia e tecnico del suono; Roma Sotterranea con il Bunker di Villa Ada. Canapa Roma, Idroponica e Federcanapa avranno uno spazio dedicato e attiveranno una serie di workshop per avvicinare i fruitori del festival al mondo della canapa. Altri soggetti partner per l’ambiente: Aiea Onlus, Navdanya International, Legambiente e Romana Ambiente.
VILLA ADA ROMA INCONTRA IL MONDO a VILLA ADA in via di Ponte Salario 28 – Roma
#VillaAda2018
Dalle ore 9 servizio ristoro e centro estivo per i più piccoli e dalle 18 stand e area “relax” e ristorazione” nel D’Ada Park (area gratuita) Dalle ore 21.30 a 00.30 concerti main stage (area a pagamento)
Sito web: www.villaada.org
Facebook: https://www.facebook.com/VillaAda.Fest/
Instagram: https://www.instagram.com/villaadafest/