ROSSANA ROSSANDA TORNA A ROMA e si racconta nel film di Mara Chiaretti
Riccardo Barenghi il 22 novembre 2016 su La Stampa ha scritto questo — Spiritosa, anche autoironica, e ovviamente intelligente come è sempre stata, Rossana Rossanda a 92 anni racconta se stessa nel film, anzi nel docu-film, di Mara Chiaretti che è stato proiettato al Nuovo Sacher di Roma. A fare gli onori di casa c’era Nanni Moretti, ad assistere un pezzo di quella sinistra romana che ha vissuto tra il Pci e il manifesto. Come Rossanda, che dopo essere stata una dirigente del Pci, fu radiata insieme a Luigi Pintor e Aldo Natoli insieme a tanti altri (Lucio Magri, Luciana Castellina, Valentino Parlato per citarne solo tre), e diede vita al manifesto. Un giornale certo, ma anche un gruppo politico e una comunità di giovani giornalisti guidati dai “vecchi”, che poi tanto vecchi non erano visto che non avevano neanche cinquant’anni.
“Essere Rossana Rossanda” – questo il titolo del film – racconta questa persona attraverso immagini e discorsi politici del passato inframmezzati a dialoghi di lei stessa con Nadia Fusini, Carlo Freccero, Fabrizio Barca, Philippe Daverio e Sandro Lombardi. Si parla di politica ovviamente, ma anche di arte, di rapporti umani, di pregi e difetti, di storia del secolo scorso. Un film umano si direbbe, che ci restituisce una Rossanda anche intima, pronta a mettere un pubblico le proprie debolezze, a mostrarle come l’ictus che l’ha colpita due anni fa. E divertente, cosa che nelle sue apparizioni è stata raramente. I comunisti, e Rossanda comunista lo è sempre stata per quanto non ortodossa, e lo è tuttora, prima di tutto dovevano essere seri. C’era poco da scherzare negli anni duri della lotta di classe e della guerra fredda. In privato però era un’altra storia, anche i comunisti ridevano. Peccato che questo film non abbia trovato finora qualcuno disposto a distribuirlo. Chissà, magari la Rai…