PARMA – Saranno le donne ad accompagnare nel 2020 la città a diventare Capitale della cultura.
Questa città che si prapara a diventare capitale della cultura, ha forti radici nel passato remoto e fronde nel futuro. Capace di risollevarsi da momenti non facili quando le insiedie della corruzione e del malgoverno hanno cercato di minare la sua storica vitalità.
Si può ripartire dalla giunta Pizzarotti che vede 3 assessore su 7. Si cominciò qualche anno fa con la nomina alla sovrintendenza del Teatro Regio di Anna Maria Meo, dopo una lungo elenco di soli uomini che sono riusciti ad accumulare 7milioni di debiti e la fuga di tutti gli sponsor. Con Anna Maria Meo il teatro è tornato a livelli internazionali, e le casse non si sono svuotate. Le produzioni in programma per Parma 2020 avranno come cuore proprio il Regio, con un’edizione speciale del Festival Verdi e una stagione tutta dedicata al Novecento, con l’ausilio della Fondazione Toscanini e di quella del Teatro Due. Anche questa realtà guidata da una donna.
La compagnia stabile del Teatro Due di Parma costituisce uno dei pochi gruppi di attori e attrici italiane che lavorano con continuità in un teatro stabile. La compagnia è protagonista di un progetto produttivo che spazia dalla drammaturgia classica a quella contemporanea, secondo una filosofia comune alle più importanti istituzioni teatrali europee, quella del repertorio. Ogni anno sono impegnati in una media di circa 20 spettacoli tra nuove produzioni e riprese, per un totale di 200 rappresentazioni.
Così come è donna chi coordina il lavoro del Teatro delle Briciole diventato una delle esprienze più significative della scena italiana. Nel corso di una storia quarantennale ha trasformato radicalmente l`immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l`infanzia. Fondato nel 1976, è stato il primo in Italia a dar vita a un centro stabile di produzione, programmazione e ricerca per il teatro indirizzato a ragazz* e giovani. il Teatro delle Briciole ha rinnovato negli anni la propria identità . E’ sì radicato a Parma e nel territorio, ma è proiettato anche fuori dai confini locali. Un teatro in ascolto dei cambiamenti e delle trasformazioni sociali. Negli anni si è fatto sempre più attento a tutte le espressioni artistiche: danza, poesia, cinema, arte.
È in questo contesto pluridisciplinare che nasce la collaborazione con Solares Fondazione Culturale, che ha dato origine a progetti di respiro internazionale e che nel 2007 è sfociata nell’unione tra le due realtà, con la nascita di Solares Fondazione delle Arti.
Dunque Parma città delle donne a partire dal governo di Maria Luigia D’Austria per continuare con le protagoniste di quella resistenza che ha dato vita alla Repubblica e alla sua Costituzione come testimonia la lapide posta sotto i Voltoni del Grano, nel Palazzo comunale dove ha sede l’assessorato alla Cultura: «in gran numero diedero alla guerra di liberazione un contributo eroico, silenzioso e insostituibile». È la cifra discreta e infaticabile di una città che è donna, come l’omonimo torrente che l’attraversa. Parma è l’espressione di modelli multiculturali, capaci di intrecciare il lavoro e la creatività, di molte sue aziende, dell’ Università e di chi gestisce tutti quei servizi che garantiscono il vivere civile di una città e del suo territorio .