SAVIGLIANO (Cuneo): “In stato di grazia” per la Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere Destini Incrociati
Venerdì 13 dicembre, alle ore 21:15, al Teatro Milanollo di Savigliano (CN) sarà proiettato il video integrale di In stato di grazia, lo spettacolo di Claudia Calcagnile regista della Compagnia Oltremura composta dalle attrici-detenute dell’Istituto Penitenziario Pagliarelli di Palermo che ha debuttato nel dicembre 2018 al Teatro Biondo con grande partecipazione di pubblico.
La Compagnia è stata selezionata per partecipare alla VI edizione della Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere Destini incrociati, promossa dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e dalla Compagnia Voci Erranti, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero di Giustizia/Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
In stato di grazia figura in cartellone insieme ad altri cinque spettacoli di altrettanti gruppi di detenute e detenuti provenienti da case circondariali e di reclusione di tutta Italia – Cosenza, Livorno, Pesaro, Saluzzo, Bra. L’eccezionalità dell’evento rappresenta un primato nazionale nelle strategie di inclusione sociale.
Tuttavia a causa della mancata autorizzazione da parte della Magistratura, le attrici-detenute della Compagnia Oltremura non potranno essere presenti il 13 dicembre per portare in scena lo spettacolo come previsto. Il video dello spettacolo, realizzato da Maghweb, sarà proiettato alla presenza della regista Claudia Calcagnile che, a fronte di questo triste imprevisto, dichiara:
“Vorrei esprimere il nostro dispiacere per la decisione presa dalla Magistratura. Sono stati due mesi di lavoro quotidiano per rimettere in piedi In stato di grazia con tredici attrici di cui solo due del cast originario che ha debuttato il 20 dicembre 2018 a Palermo. Quello in carcere, infatti, è un lavoro che comporta un continuo ricambio e richiede molto impegno: le donne sono occupate in questa attività quattro ore al giorno quasi ogni giorno. La costanza è alla base del nostro lavoro che noi tutti portiamo avanti con estrema professionalità. Andare in scena a Savigliano sarebbe stata un’importante occasione per confrontarci con altre realtà che, come noi, lavorano in uno stato di invisibilità e per offrire un’opportunità alle donne di mostrarsi sotto una luce diversa, di avere un momento di restituzione dell’impegno che mettono nell’attività teatrale. Questa decisione lascia tutti spiazzati, nessuno di noi si aspettava che l’esito della Magistratura fosse negativo. Speriamo di riscontrare in futuro una maggiore flessibilità.”
In stato di grazia è liberamente ispirato al romanzo La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini. Volti, corpi, storie, stralci di poesia si fondono in un’unica voce che in silenzio precipita buia, senza quiete, verso un matrimonio che si deve celebrare. Marianna, madre che piange la morte del figlio, moglie che cerca la via di fuga dalla costrizione, rincorre il tentativo di andare oltre se stessa, di sentirsi altrove, per poi trovarsi nuovamente immutata, dissimile, replicabile, come carta ricalcabile. Difficile dire dove finisce la vita di Marianna e comincia l’autobiografia delle attrici di quest’opera che è al tempo stesso momento di verità e riflessione sulla loro condizione.
“Il teatro, l’arte in generale e la bellezza, non hanno mai come fine l’educazione o la morale, ma diventano educative ed etiche attraverso l’immaginazione, attraverso la fantasia. Marianna, il personaggio simbolo dell’intero spettacolo, è una sordomuta in un mondo repressivo che considerava i sordomuti incapaci di intendere e di volere e li rinchiudeva in manicomio. Da lì nasce la sua voglia di libertà: lei non sente, però vede, non ha la capacità di dialogare con gli altri, ma arriva quasi a un dialogo muto. Marianna cerca la libertà nonostante i legami, intesi come chiusura, censura e tabù. Non solo il cancello o la porta chiusa, ma le porte chiuse che sono dentro di noi”. (D. Maraini)
Pesa molto oggi l’impossibilità di prendere parte a Destini Incrociati ma la Compagnia è già ripartita con il Progetto Oltremura, che dal 2015 in avanti ha coinvolto nell’attività teatrale oltre 200 donne di diverse età, e che quest’anno si arricchisce del contributo di artisti di fama internazionale. A partire da settembre 2018, infatti, si stanno svolgendo al’I. P. Pagliarelli tre laboratori rivolti alle detenute e tenuti da attori e performer professionisti: hanno già avuto luogo il workshop di ricerca vocale a cura di Miriam Palma e quello della drammaturga e regista Auretta Sterrantino. Il 17 e il 18 dicembre saranno presenti Anna Gesualdi e Giovanni Trono fondatori dell’organismo creativo napoletano TeatrInGestAzione che si occupa di progetti teatrali in ambito sociale.
“Noi andiamo avanti continuando a credere nell’impossibile. Questa vicenda ci renderà più determinate di prima. Quest’anno il progetto collimerà nella realizzazione di una nuova produzione teatrale con cui debuttiamo a maggio 2020 al Teatro Biondo.” (C. Calcagnile)
La nuova produzione sarà realizzata con il sostegno della Fondazione Peppino Vismara, del Teatro Biondo, del Comune e dell’Università degli Studi di Palermo e di agenzie culturali locali e nazionali.