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Segnalibro di Marzo 2025

 

 

Ricostruendo le vicende di dieci protagoniste del pensiero filosofico e non solo –  da Lou Salomé a María Zambrano, da Hannah Arendt a Simone de Beauvoir, da Simone Weil a Ágnes Heller, da Carla Lonzi a Audre Lorde, da Silvia Federici a Judith Butler – con questo volume Francesca Romana Recchia Luciani compie  un viaggio alla scoperta delle loro storie e della loro visione del mondo. Tutte queste donne hanno un denominatore comune: il desiderio di mettersi in gioco, di ripensare il mondo, di abitare uno spazio nel ‘sapere dei saperi’ con la propria ‘vita filosofica’.

«Trattenere le donne in un’abissale ignoranza era fondamentale per il dominio maschile, poiché la non conoscenza impediva loro di impossessarsi degli strumenti di liberazione – scrive l’autrice -. Questa è la più importante delle ragioni che spiegano perché quella che per secoli ha preteso di venire considerata come la regina delle scienze, il sapere dei saperi, ossia la filosofia, sia stata anche e per così a lungo una delle aree della cultura più ostica verso le donne.»

Francesca Romana Recchia Luciani, Dieci donne che hanno ripensato il mondo, Ponte alle Grazie, 2025, pp. 240

Leggere le filosofe – presentato a Napoli, presso l’Istituto Italiano
per gli studi filosofici lo scorso 14 marzo – è il libro curato da Laura Sanò, Annamaria Loche e Alessandro Peroni che raccoglie gli studi di di 14 studiose dedicati ad altrettante figure tra le più rilevanti del pensiero femminile degli ultimi secoli. Il libro è stato pubblicato a cura del Gruppo di ricerca filosofica Chora con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.

Nei suoi ventisei secoli di storia, la filosofia è stata uno dei fondamenti della civiltà occidentale. Eppure, per gran parte di questo lungo periodo, metà dell’umanità è stata relegata al silenzio in quanto appartenente al sesso femminile. Pur partecipando attivamente ai rivolgimenti culturali, sociali e politici, la donna ha potuto fornire il proprio contributo intellettuale solo attraverso quello che è stato definito “il pensiero nascosto”. Le filosofe hanno iniziato a far sentire la loro voce solo nell’età moderna, riflettendo sui principali argomenti della filosofia del loro tempo, ma anche rivendicando il diritto delle donne all’espressione delle proprie idee. Questa raccolta di studi, che vede il contributo di 14 studiose, è dedicata ad altrettante figure tra le più rilevanti del pensiero femminile degli ultimi secoli e ha lo scopo di tracciare di ognuna un ritratto sintetico che costituisca lo spunto per ulteriori approfondimenti.

Annamaria Loche, Alessandro Peroni, Laura Sanò (a cura di), Leggere le filosofe, Ibis, 2024, pp. 318

 

cover Leggere le filosofe

Abbiamo imparato ad amare Barbara Kingsolver con Demon Copperhead, il romanzo che nel 2023 si è aggiudicato il Pulitzer 2023 e che ci ha fatto appassionare alle vicende di Demon, un ragazzo dalla criniera color rame, lo spirito aguzzo e il «vizio di sopravvivere.» Ora Kingsolver, considerata una delle scrittrici americane contemporanee più importanti, torna in libreria con Un mondo altrove, romanzo del 2020 ora ripubblicato in Italia da Neri Pozza nella traduzione di Micol Toffanin.

La storia è ambientata alla fine degli anni Venti del Novecento a Isla Pixol, nel Golfo del Messico, dove incontriamo il giovane Harrison Shepherd, appassionato dal mare e dai colori di questo luogo tropicale, così diverso dalla Virginia, suo luogo di nascita.

Harrison riversa le sue fantasie in un diario, uno spazio tutto suo, una grotta nascosta negli anfratti di quel mare imprevedibile che è l’esistenza. Il suo diario assumerà varie forme nel corso del tempo e racconterà le sue varie vite. Nelle quali si ritroverà immerso nell’arte, nella rivoluzione, nella violenza, in un amore impossibile. Sarà voce narrante di anni bui e cruciali tra il Messico e gli Stati Uniti, dominati da venti politici impetuosi che lo trascineranno da nord a sud, in trame sempre abbacinanti, sospese tra verità e apparenza.

Barbara Kingsolver è nata nel 1955 ad Annapolis, nel Maryland. Nel 2000 le è stata assegnata la massima onorificenza statunitense in campo artistico, la National Humanities Medal, e nel 2010 ha vinto l’Orange Prize. Nel 2023 si è aggiudicata il Premio Pulitzer con Demon Copperhead, pubblicato in Italia da Neri Pozza. Tra i suoi titoli ricordiamo anche, Il canyon dei sogni (Sperling & Kupfer, 1997), L’ albero dei fagioli (Sperling & Kupfer, 2002) e La collina delle farfalle (Beat, 2023).

Barbara Kingsolver, Un mondo altrove, Neri Pozza, 2025, pp.117

 

Segnaliamo inoltre il ritorno in libreria della nuova edizione italiana di Inferno monacale di Arcangela Tarabotti (1604-1652), un testo classico della storia delle donne, che esce il 21 marzo per Edizioni di storia e letteratura, curato da Meredith K. Ray, Elissa B. Weaver e Lynn Lara Westwater.

Un’opera antesignana del femminismo e manifesto di condanna delle forze patriarcali che confluiscono nella coercizione, un affresco spietato dell’angoscia, della disperazione e dei conflitti delle donne costrette nel ‘carcere’ del convento. Arcangela entrò contro la sua volontà in un convento benedettino a tredici anni, e lì passò il resto della sua vita. Visse la sua condizione di monaca come una condanna e non riuscì mai a rassegnarvisi. Consapevole che il suo destino non era un caso isolato, decise di condannare questa pratica e altri abusi perpetrati nei confronti delle donne. Nonostante le severe limitazioni riuscì a pubblicare in vita alcune opere, ma tenne nascosto il manoscritto di Inferno monacale, che in Italia fu pubblicato per la prima volta nel 1990, nell’edizione curata da Francesca Medioli.

Il volume verrà presentato dalle curatrici a Roma il prossimo 27 marzo, alle ore 18.30 presso il Ristrò Luna e L’altra (via San Francesco di Sales 1/a) in una iniziativa dal titolo Clausura e ribellione: un’eredità femminista. L’incontro sarà moderato da Marina Caffiero, professoressa onoraria di storia moderna dell’Università di Roma La Sapienza, e sono previste le letture di alcuni brani del libro da parte di Laura Schettini, ricercatrice in storia contemporanea presso l’Università di Padova.

Arcangela Tarabotti, Inferno monacale, volume a cura di Meredith K. Ray, Elissa B. Weaver e Lynn Lara Westwater, Edizioni di Storia e Letteratura, 2025 , pp.102

Pubblicato a marzo il sesto libro della poeta Rosaria Di Donato, con la prefazione di Lucianna Argentino e la postfazione di Marzia Alunni. Scrigno – si legge nella descrizione – rende ragione dei ricordi, delle suggestioni, degli affetti, dei sogni, delle preoccupazioni, della pluralità delle lingue e della varietà dei generi letterari in cui si esprime l’autrice: come se aprendo un cofanetto segreto rinvenisse in esso tanti foglietti, fotografie un po’ ingiallite dal tempo, versi sparsi … un’opera eclettica in cui viene messa in atto una sperimentazione linguistica e una commistione dei vari generi della scrittura poetica – dal verso libero all’haiku, dalla poesia dialettale ai componimenti in lingua spagnola. Quasi a sottolineare il desiderio dell’autrice di esprimersi mediante sonorità e linguaggi di-versi.

Per info su come acquistare il libro scrivi a: rosaria.didonato@icloud.com

Rosaria Di Donato, Scrigno, 2025, pp. 117

Sempre a Roma, il 18 marzo alle ore 17, si presenterà il libro di Maria Grazia Giammarino, Donne di un altro mondo (All Around Edizioni, 2025). L’incontro avverrà presso la Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi (Via Nizza, 35) e con l’autrice interverrà Anna Finocchiaro

E’ la storia di di tre donne, che a partire dai primi anni del Novecento lottano per la sopravvivenza della famiglia e per restare fedeli alle proprie convinzioni. Rosina, la figlia Sara e la nipote Mariuccia, ciascuna a suo modo, pensano e agiscono in modo inusuale rispetto alle convenzioni sociali del tempo.

Siamo nella Palermo nei primi decenni del Novecento, tra povertà e pregiudizi, lotte contadine, fascismo, guerra e stragi di mafia. Il romanzo ripercorre la storia di queste tre donne, che si incrocia con la storia della loro terra e del Paese. Rosina, vedova e ridotta in povertà, si trasferisce a Palermo e apre una pensione per studenti, mentre Sara subisce le conseguenze della povertà e dell’abuso. Nonostante le difficoltà, le perdite e la devastazione della dittatura e della guerra, entrambe vivranno in modo autentico e intenso. La storia di Rosina e di Sara, affidata a Mariuccia dalla nonna, consente di tracciare il percorso di libertà tramandato da una generazione all’altra e l’importanza di restare fedeli alle proprie convinzioni.

Maria Grazia Giammarino, Donne di un altro mondo, All Around Edizioni, 2025, pp.336

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