Sgombero del Baobab a Roma. I volontari: finché non ci saranno le Istituzioni ci saremo noi
Una location insolita “dalla strada al Centro Congressi di via Frentani”quella della conferenza stampa voluta dai volontari di Baobab Experience, che hanno sottolineato il bisogno di raccontare la propria verità dopo gli sgomberi della scorsa settimana. I volti fotografati che passano lenti sui monitor della sala sono quelli di Danilo Balducci che ha seguito le vicende dei migranti nella tratta europea dei Balcani.
I volontari subito dichiarato che ci saranno e non si fermeranno finché le istituzioni non si faranno carico del vuoto lasciato. Durante la conferenza stampa del 3 ottobre, arriva la notizia della convocazione dell’Assemblea capitolina straordinaria del prossimo 11 ottobre sullo sgombero dei migranti di via Cupa. Lo scorso venerdì 30 settembre infatti, vengono sgomberate le strutture di via Cupa, dove dal dicembre 2015 sono stati ospitati/e circa 55.000 migranti di transito e richiedenti asilo. Proprio nella mattinata di ieri l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Laura Baldassarre, ha dichiarato che sono stati trovati i fondi necessari per mettere in piedi un centro per i migranti diretti verso il Nord Europa in transito nella Capitale. Secondo il report effettuato dal Coordinamento legale del Baobab di cui fanno parte varie realtà come Action, A Buon Diritto, il CIR e i Radicali Roma ,il 97% dei/ delle 400 migranti presi/e in carico negli ultimi 100 giorni prima dello sgombero hanno dichiarato di transitare sul territorio italiano verso altre mete. I dati forniti da Giovanna Cavallo, rappresentante del Coordinamento legale che ha finalità di orientamento ,parlano chiaro: la maggioranza delle persone intercettate dalla Rete di supporto legale a Via Cupa, è diretta verso paesi come l’Inghilterra, la Germania, il Nord Europa. Si tratta di eritrei (74%), etiopi (5%), sudanesi (14%) e somali (6%), un cittadino su 3 è una donna e l’85% di esse viaggiano da sole e dichiarano di volere raggiungere i propri familiari in altre parti d’Europa, tante di loro sono tra il settimo e l’ottavo mese di gravidanza. Cavallo ha precisato come il 50% dei migranti sudanesi,vittime di decreti di espulsione dopo un accordo bilaterale tra il governo italiano e il Sudan, vengano rimandati a “casa”, la stessa del dittatore Al-Bashir più volte condannato per violazioni dei diritti umani e di come interi gruppi familiari (15%) che fuggono dall’Etiopia faccia parte dell’etnia Oromo, protagonista di una feroce persecuzione nel paese d’origine. I dati sembrano dardi lanciati alle istituzioni, qualcuno tra i volontari ha ribadito come tanti dei/delle ragazzi/e ,che hanno piano piano riempito la sala ,“questa notte dormiranno fuori, probabilmente sui marciapiedi della stazione Termini”. A questo vuoto di risposte e alla mancanza di alternative serie all’accoglienza, Baobab Experience dichiara di avere una soluzione e di avere già da tempo individuato il luogo adatto per ospitare i migranti transitanti “ il luogo adatto è l’istituto Ittiogenico che si trova proprio tra la stazione degli autobus e la stazione dei treni di Roma Tiburtina”, luogo ideale perché “è vicino alla stazione dove i migranti arrivano dal sud Italia, e perché non ha senso accogliere le persone in una ipotetica tendopoli fuori dal raccordo anulare”, “abbiamo già varie fondazioni che sarebbero disposte ad aiutarci a risistemarlo”. Non mancano in ultimo le frecciatine al mondo della politica che “deve decidere da che parte stare, non si può dichiarare di voler aiutare i migranti e contemporaneamente fare l’occhiolino agli xenofobi”.