SIRACUSA-PACHINO – oggi l’associazione Meter che fa riferimento alla chiesa cattolica ha presentato il Report 2017 contro la pedofilia e pedopornografia.
Fra le 37 nazioni esaminate nel suo Report 2017 presentato a Pachino (Siracusa) l’associazione Meter, impegnata da anni contro pedofilia, pedopornografia e abusi sui minori, mette al primo posto sul “podio della vergogna” per numero di siti segnalati l’isola di Tonga (Oceania) che ha totalizzato 10.096 indirizzi. Seguono Russia con 1.150 e Saint Pierre et Miquelon (comunità oltremare Francia) con 1.091. Per l’Africa è in testa la Libia, con 140 segnalazioni mentre Hong Kong guida l’Asia con 7 segnalazioni. Per quanto riguarda la localizzazione dei server, le aziende che li gestiscono sono principalmente in Europa e America “permettendo il funzionamento di molti siti o piattaforme in cui si divulga materiale pedopornografico”, si legge nel report che denuncia “l’assenza di controllo da parte dei colossi del web nonostante gli sforzi di qualcuno”. Complessivamente, rispetto al 2016, i siti web segnalati sono quasi raddoppiati, passando dai 9.379 del 2016 ai 17.299 l’anno scorso. Dal 2003 al 2015 Meter ha effettuato 152.043 segnalazioni, pari a 760.215 indirizzi in totale. Tra i mezzi più sofisticati utilizzati dai pedofili, Meter segnala Dropfile, piattaforma a tempo, e Cloud. Scendono invece i riferimenti per il Deep web, 50 gli indirizzi scovati rispetto ai 95 del 2016, e per i social network, da 155 a 31. Per quanto riguarda il Deep web, Meter auspica un migliore coordinamento tra le Forze dell’ordine dei diversi Paesi. Il Report è consultabile sul sito di Meter nella versione sia italiana sia inglese.
Segnalate oltre 2 milioni di foto. In un anno quintuplicati i video: quasi 1 milione
il silenzio e la connivenza dei colossi del web e di tanti Paesi che ancora non hanno una legislazione specifica e non collaborano contro questi crimini”. Nel 2017 l’associazione ha segnalato 2.196.470 di foto contro 1.946.898 del 2016. I video, invece, sono quintuplicati: dai 203.047 del 2016 ai 985.006 dell’anno scorso. Le vittime più coinvolte si rilevano nella fascia d’età 8/12 anni (12.120 link, 1.494.252 foto e 836.868 video), seguiti dalla fascia 3/7 anni (4.666 link, 685.610 foto e 140.532 video) e infine 0/2 anni (503 link, 4.292 foto e 4.412 video).
Si denunciano anche una serie di iniziative volte alla raccolta fondi a sostegno della causa pro pedofilia e per la giornata internazionale celebrata ogni anno dai pedofili di tutto il mondo. Per contrastare l’ideologia pedofila la Convenzione di Lanzarote (25/10/2007, ratificata dall’Italia nel 2012 con la legge 172) ha introdotto nel nostro ordinamento l’art. 414 bis del Codice penale con il richiamo alla “pedofilia e pedopornografia culturale”. Nonostante questo, commenta il Report, i siti continuano a proliferare