Sostegno al sindaco di Cosenza per aver sottratto gli spazi pubblicitati alla Keyakù per una pubblicità sessista
Abbiamo espresso il nostro sostegno all’azione dovuta intrapresa dal Sindaco Mario Occhiuto. L’abbiamo ritenuto necessario in un momento in cui si moltiplicano, con prepotenza e pervicacia, gli ostacoli frapposti all’applicazione di regole fortemente volute dalle donne.
All’azione del sindaco, con un comunicato e una querela la società Keyakù, ha “vibratamente” protestato contro la rimozione dagli spazi comunali.
QUESTA LA NOSTRA LETTERA
Gentile Signor Sindaco,
le scriviamo per esprimerle la nostra solidarietà in merito agli attacchi subiti per la rimozione del messaggio pubblicitario della Keyakù , da Lei disposta.
La legittimità e la civiltà del suo operato rispondono non solo al buon senso, non solo alle direttive Europee che dal 1967 postulano la responsabilità dei pubblicitari in materia di immagini violente verso le donne, ma infine concretamente a quanto concordato con il protocollo ANCI/IAP del 6 Marzo 2014.
Le nostre associazioni sono impegnate nel contrasto politico e sociale al femminicidio, e già dai primi anni duemila, più volte, abbiamo chiesto ed ottenuto il ritiro di pubblicità apologetiche della violenza degli uomini sulle donne. Non entriamo mai infatti nel merito dei gusti o dei centimetri di pelle scoperta, perché si può inneggiare allo stupro e alla sottomissione sessuale, appunto, anche con una lavatrice.
È quello che Keyakù ha fatto, inneggiare alla violenza, e moltissime donne in tutta Italia ci hanno mandato le foto dei cartelloni, disgustate.
Cosenza, lei lo ha dimostrato, merita di più a partire dall’affermazione della pari dignità tra donne e uomini anche e perché no negli spazi concessi dal comune. Sottolineiamo spazi concessi, a patto che le regole vengano rispettate, come lei ha voluto in questo caso far rispettare.
Stefania Cantatore UDI di Napoli, Elvira Reale, Associazione salute donna, Gabriella Ferrari Bravo
Napoli, 14/02/17