STRASBURGO. “75 donne in 75 anni di storia del Consiglio d’Europa”, inaugurata la mostra
Il 24 giugno, Giornata internazionale delle donne nella diplomazia, presso la sede centrale del Consiglio d’Europa a Strasburgo, è stata inaugurata la mostra “75 donne in 75 anni di storia del Consiglio d’Europa”, un omaggio alle numerose donne, spesso sconosciute, che hanno fatto parte del Consiglio d’Europa fin dalla sua creazione.
Il progetto “75 donne in 75 anni di storia del Consiglio d’Europa” è organizzato dalla Delegazione dell’Unione Europea presso il Consiglio d’Europa con il Consiglio d’Europa e le Rappresentanze Permanenti del Regno dei Paesi Bassi e del Regno Unito. Raccontare la storia del Consiglio d’Europa è un’iniziativa lanciata per aumentare la consapevolezza del Consiglio d’Europa nei suoi stati membri. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per gli Stati membri di mostrare i vantaggi della loro appartenenza al Consiglio d’Europa.
Raccontare la storia del Consiglio d’Europa mette in luce come l’organizzazione abbia contribuito a migliorare la vita di milioni di europei tutelandone i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.
Si è scelto di mettere in luce 75 donne, passate e presenti, che hanno influenzato il lavoro del Consiglio d’Europa, per evidenziare lo straordinario lavoro di molte donne nel corso della storia e dell’attuale attività del Consiglio d’Europa.
Tra le 75 donne in 75 anni di storia del Consiglio d’Europa vi sono due italiane:
Gabriella Battaini-Dragoni
Scrittrice, educatrice e politica italiana, attualmente vicesegretaria generale del Consiglio d’Europa ha prestato servizio presso il Consiglio d’Europa per gran parte della sua carriera. Ha ricoperto numerosi ruoli presso il Consiglio d’Europa, tra cui Consigliere educativo; Amministratore; Responsabile del servizio; Direttore; Coordinatore per il dialogo interculturale; Direttore generale dell’istruzione, della cultura e del patrimonio, della gioventù e dello sport; e Direttore generale dei programmi. Ha iniziato come consulente pedagogica prima di diventare la prima donna a ricoprire la carica di Direttore generale di una Direzione. Dal 2012 al 2020 ha ricoperto la carica di Vice Segretario generale.
Nilde Iotti
Europeista convinta, politica e partigiana italiana è stata membro del Parlamento europeo dal 1969 al 1979. Nel 1969, primo anno della partecipazione dei parlamentari comunisti al Parlamento europeo, Iotti fece parte della prima delegazione italiana. In quegli anni si impegnò per riformare l’elezione al parlamento stesso, attraverso la promulgazione della legge sul suffragio europeo diretto. Rimarrà deputata europea fino al 1979, anno delle prime elezioni dirette. Il 20 giugno 1979 è stata eletta Presidente della Camera dei deputati italiana. La prima donna a ricoprire questa carica. È stata riconfermata nella carica nel 1983 e di nuovo nel 1987.
Tra il 1996 e il 1999 è stata membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dove ha continuato a impegnarsi per l’uguaglianza, l’emancipazione femminile e i diritti umani in generale, e vicepresidente del Consiglio d’Europa, nello stesso periodo. Nel 1996, è stata eletta Presidente del Comitato ad hoc per l’uguaglianza, il primo organo dell’Assemblea dedicato alle questioni di uguaglianza. A quel tempo, la questione della parità di genere stava solo facendo breccia nella coscienza generale delle persone che, in maggioranza, consideravano il problema già risolto.
Nilde Iotti ha ampiamente contribuito alla creazione di questo Comitato ad hoc e ha continuato la sua lotta per l’istituzione di un Comitato completo, che, grazie ai suoi sforzi, è stato infine raggiunto un anno dopo.
Queste sono tutte le donne che con il loro impegno hanno contribuito a migliorare le condizioni di tutte le altre donne europee:
Feride Acar – Turchia
Mary Arden – Regno Unito
Anna Austin – Irlanda
Dora Bakoyannis – Grecia
Gabriella Battaini Dragoni – Italia
Astrid Bergegren -Svizzera
Isabelle Berro Amadei – Principato di Monaco
Maud de Boer Buquicchio – Olanda
Anna Brasseur – Lussemburgo
Corina Calugaru – Moldavia
Despina Chatzivassiliou-Tsovilis – Grecia
Olimpia Corallo Melo – Messico
Vesna Crnić-Grotić – Croazia
Petra Doerr – Svizzera
Josette Durrieu – Francia
Edita Estrella – Portogallo
Dott. Vigdís Finnbogadóttir – Islanda
Leni Fischer – Germania
Elżbieta Franków-Jaśkiewicz – Polonia
Eleonora Fuller – Regno Unito
Svetlana Geleva – Macedonia del nord
Oxana Gisca – Moldavia
Tarja Halonen – Finlandia
Dagmar Heindler – Austria
Alicia Herbert – Regno Unito
Maria Claude Hofner – Svizzera
Nilde Iotti – Italia
Karin Jaani – Estonia
Katrín Jacobsdottor – Islanda
Danutė Jočienė – Lituania
Laima Jurevičienė – Lituania
Leyla Kayacik – Turchia
Helen Keller – Svizzera
Marga Complè – Olanda
Pauliine Koskelo – Finlandia
Meglena Kuneva – Bulgaria
Stella Kyriakides – Cipro
Giulia Laffranque – Estonia
Catherine Lalumiere – Francia
Katerina Levchenko -Ucraina
Kristine Lice – Lettonia
Sonja Luce – Serbia
Hanna Machinska – Polonia
Liliane Maury Pasquier – Svizzera
Margaret McCrorie Herbison – Regno Unito
Tonje Meinich – Norvegia
Dunja Mijatović – Bosnia Erzegovina
Eva Mitrova – Repubblica Slovacca
Gudrun Mosler-Törnström – Austria
Anne Negre – Francia
Angelika Nußberger – Germania
di Ann-Marie Nyroos – Finlandia
Siofra O’Leary – Irlanda
Fiona O’Loughlin – Irlanda
Helga Pedersen – Danimarca
Marija Pejčinović Burić – Croazia
Ana Perona-Fjeldstad – Norvegia
Alenka Puhar – Slovenia
Ellinor von Puttkamer – Germania
Ana Racu – Moldavia
Maria Robinson – Irlanda
Petra Roter – Slovenia
Anna Rurka – Polonia
Marta Santos Pais – Portogallo
Hanne Severinsen – Danimarca
Rakel Seweriin – Norvegia
Kateřina Šimáčková – Repubblica Ceca
Anna Suchocka – Polonia
Verena Taylor – Austria
Marialena Tsirli- Grecia
Francoise TulKens – Belgio
Nina Vajić – Croazia
Marta Vilardell – Spagna
Maria (Zwaantje Neeltje) Witteveen – Olanda
Renate Wohlwend – Liechtenstein