Statuto comunale di Bolzano: tre articoli per la parità di genere
La Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bolzano, Patrizia Trincanato, in previsione della modifica dello statuto comunale, ha presentato alcuni articoli di revisione, auspicandone l’approvazioneIn qualità di Assessora alle Pari Opportunità – ha detto – ritengo opportuno accompagnare il lavoro della Commissione con alcune riflessioni introduttive:
“Siamo il Paese agli ultimi posti nelle istituzioni elettive nazionali e locali, ultimo al parlamento europeo. E’ chiaro che{{ il problema della rappresentanza femminile nelle istituzioni c’è}} e non è più possibile rinviarlo e delegarlo ad altri. […]
_ E’ una questione più profonda che attiene alla qualità della democrazia, alla capacità che essa ha di rappresentare uomini e donne e di {{costituire uno spazio di eguaglianza per i due generi}}; attiene alla capacità della politica di rinnovare se stessa aprendosi alle nuove realtà sociali.
_ Tali nuove realtà sociali parlano di donne più colte, più istruite, che si laureano in maggior numero, che nei Governi e nelle amministrazioni locali – quando ci sono – dimostrano concretezza, abilità ed eccellenza nelle relazioni, riscuotono maggior fiducia e godono di autorevolezza. Eppure, anche negli Esecutivi e nelle Giunte, come nelle istituzioni elettive, le donne sono poche, troppo poche. […]
È {{un fenomeno che dovrebbe allarmare tutti coloro che hanno a cuore la qualità della politica}}, la sua capacità di essere in sintonia con i mutamenti sociali. È un’{{anomalia da sanare}}, se vogliamo dare respiro alla politica e rompere quel circolo vizioso di un soffocante potere che si conferma come potere maschile.
_ L’esperienza recente dice che non basta il richiamo alla responsabilità dei partiti. {{Le quote sono l’unico strumento}} che consente alle donne di guadagnare più spazio nelle istituzioni rappresentative.
E qui la proposta della Commissione Pari Opportunità di{{ inserire la quota non superiore ai due terzi per ciascun genere}} anche nell’esecutivo art. 9 bis. […]
{{Le donne oggi vogliono contare}}, desiderano essere nelle posizioni che consentono di partecipare alle decisioni che le riguardano, che riguardano anche loro. Chiedono enpowerment politico, come giusto riconoscimento del loro accresciuto ruolo sociale, chiedono l’eguale autorevolezza e l’eguale valore degli uomini e delle donne scelti a rappresentare gli elettori.
_ In questa direzione va la {{proposta di aprire la Commissione nella sua funzione propositiva a max 5 donne esterne non elette}} (Art. 60) al fine di integrarla ed arricchirla con diverse esperienze professionali, culturali, sociali, ecc. presenti ed attive nella nostra città.
La politica è la sfera del potere per eccellenza; quella nella quale si fanno le leggi, gli statuti, si stabiliscono le regole, anche quelle regole che possono escludere le donne dal godimento di diritti fondamentali, come è accaduto per secoli.”
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