Strasburgo, dibattito Rom gravi condanne in vista per l’Italia
Dibattito sui Rom a Strasburgo: un passo importante per i diritti dei
Rom in Italia e in Europa. Gruppo EveryOne: “Prossima tappa,
l’approvazione dello Statuto quadro del popolo Rom nell’Unione europea”Ricorderemo il 20 maggio 2008 come un giorno
fondamentale, nel corso della lunga campagna contro la persecuzione
dei Rom in Italia.
Il 20 maggio, infatti, Ieri si e’ svolto infatti a Strasburgo il
dibattito della Commissione europea sulla situazione dei Rom in
Italia, una riunione straordinaria che si è tenuta in seguito agli
episodi di antiziganismo accaduti in Italia nelle ultime settimane,
il cui simbolo è il rogo di Ponticelli.
Il dibattito e’ stato aperto
dal Commissario europeo {{Vladimir Spidla}} che ha ha anticipato un
impegno della Commissione per una direttiva europea “contro ogni
forma di discriminazione e un’azione di agevolazione e coordinamento
europeo delle politiche nazionali per l’intergrazione delle
minoranze, soprattutto quella rom”.
_ Spidla ha rimarcato, riguardo
alle ipotesi del governo italiano di espellere i Rom romeni che non
hanno casa né mezzi di sostentamento che essi “{{sono cittadini europei
e hanno tutto il diritto di circolare nei paesi membri}}: l’espulsione
per chi non ha risorse sufficienti è una misura estrema e deve essere
valutata caso per caso”.
_ Il Commissario ha ricordato che {{in nessun caso la povertà potrà essere motivo di espulsione}} o altre forme di
oppressione.
{{L’Italia e il suo governo hanno subito le accuse più pesanti dalla Commissione}}, che ha rilevato nelle sue politiche sia la
xenofobia che il razzismo.
_ L’indignazione contro la persecuzione dei
Rom in Italia è stata generale, se si eccettuano gli interventi degli
eurodeputati della destra e dell’estrema destra italiana.
{{Adrian Severin}}, socialista romeno, tra i sostenitori della necessità di
approvare in Ue lo Stauto Quadro, da tempo caldeggiato dal Gruppo
EveryOne, ha detto senza mezzi termini che “si profilano nuove leggi
razziali”, Elly de Groan, verde olandese ha paragonato Berlusconi a
Milosevic e {{Viktoria Mohacsi}} del Gruppo Alde, guidata dai Radicali
italiani (che insieme al Gruppo EveryOne hanno attivato la campagna
che ha condotto all’importante dibattito) attraverso i campi Rom in
Italia, nello scorso week-end, ha riferito gli esiti della sua
visita: la testimonianza di una persecuzione.
_ Viktoria ha riferito,
riguardo all’Italia, una situazione di emarginazione senza uguali in
Europa, di povertà, fame, malattie.
_ Ha parlato della mortalità
infantile, delle violenze attuate sui Rom dalle forze dell’ordine,
della pratica disumana degli sgomberi: centinaia di pogrom di
incredibile ferocia, perché i veri pogrom non sono solo episodi come
quello di Ponticelli, ma le inumerevoli, odiose operazioni di purga
etnica condotte dalle Istituzioni italiane contro famiglie innocenti.
Viktoria Mohacsi, insieme ai Radicali e al Gruppo EveryOne,
continuerà nella sua missione di smascherare le violenze contro i Rom
e gli abusi nei loro confronti, nonostante da più parti si cerchi di
smentire la sua testimonianza.
_ Sia tranquilla, l’onorevole Mohacsi,
perché le violenze della polizia, gli abusi giudiziari, il prelievo
di bambini Rom da parte dei servizi sociali, che li destinano in
affido o adozione a famiglie italiane, sono violazioni dei diritti
umani di cui anche noi siamo testimoni: sosterremo e appoggeremo
questa istanza di giustizia in qualsiasi sede.
Così come ribadiremo in ogni occasione che {{è necessario fermare
immediatamente gli sgomberi, la repressione, la caccia alle streghe }}
messa in atto da un governo che ha perduto la strada dei diritti
del’uomo.
{{Il governo italiano rischia sanzioni gravi}} e ha gettato
sulla buona fama dell’Italia tonnellate di fango che sarà difficile
lavare.
_ Vi è orrore, oltre che riprovazione, verso delitti
istituzionali che colpiscono 100 mila a bambini, 40 mila donne e 40
mila capifamiglia.
_ Viktoria Mohacsi e i deputati radicali hanno messo
in rilievo anche {{le montature razziste dei rapimenti di bambini da
parte degli ‘zingari’}}, antico pregiudizio che giustificò pogrom,
deportazioni, purghe etniche e camere a gas. “Il Gruppo EveryOne, il
Partito Radicale Transnazionale, Union Romani, La Voix des Rroms e
altre organizzazioni per i diritti dei Rom indicano “la strada da
percorrere – commenta il professor Saimir Mile, Rom albanese, – che è
quella di adottare lo Statuto Quadro del popolo Rom nell’Unione
europea”.
Già: è il momento di {{sottoporre all’Unione europea lo
Statuto Quadro del popolo Rom}}, un documento elaborato negli anni da
giuristi, studiosi e intellettuali Rom, che definisce correttamente
l’etnia Rom come una “{{nazione senza territorio}}”, sola base giuridico-
politica per qualsiasi programma relativo all’emancipazione e al
rispetto dei diritti di un popolo che per sette secoli è stato
schiavo in Europa e per il resto della sua storia nel Vecchio
Continente è stato perseguitato e privato di ogni diritto.
_ Nonostante
ciò, ha offerto mille anni di contributo culturale, sociale e umano.
_ Il Commissario Spidla ha concluso il dibattito affermando che “la
storia europea ci insegna che razzismo ed intolleranza portano alla
catastrofe: se non facciamo nostra la lezione della storia, siamo
destinati a rivivere la stessa catastrofe”.
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