Stuprata una colf a Bologna: allarme rapine (sic!)
Leggo sul giornale (Il Bologna) dell’ennessimo stupro avvenuto ieri in
città. Una giovane migrante è stata stuprata da tre uomini che si erano
introdotti per rapina in una villa dove la donna lavorava (sembra non in
regola) come colf. Rileggo più volte l’articolo, non riesco quasi a crederci. Il titolo in prima pagina è “Assalto in villa con stupro, ritorna l’incubo dei banditi.” A pagina 20 l’articolo con un occhiello: “Ritorna la paura. Dopo diversi mesi di calma apparente, l’episodio di ieri mattina ha destato preoccupazione nella comunità: riecco i banditi”.
Quindi questo non è l’ennesimo stupro, è l’ennesima rapina. Nonostante (come si evince dall’articolo) i “rapinatori” non hanno portato via nulla, sono
rapinatori non stupratori.
{{Quello che preoccupa ed importa è il tentativo di rapina}}, l’attentato alla
“proprietà” e alla “sicurezza” dei proprietari (meglio se “autoctoni”).
_ Lo stupro in questo caso è un incidente di percorso.
_ Dopo diversi mesi di calma apparente?
Sono anni che si parla di emergenza stupro , ma {{quando tra le pareti
domestiche viene stuprata una colf migrante l’accento è posto
sull’“emergenza rapine”}}.
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