Sulla rappresentanza paritaria
Gentile Presidente,
Il coordinamento dell’UDI- Unione Donne in Italia di Modena, si rivolge a lei con questa nota per manifestarle il suo pensiero in merito a due questioni importanti. Abbiamo molto apprezzato la sua ferma posizione nella recente polemica attorno alla {{RU486}}, dopo le esternazioni dei Presidenti di Piemonte e Veneto. Pensiamo, infatti, che solo mantenendo saldi i principi della laicità delle leggi e del rispetto delle stesse, a partire dalla legge 194, le donne possono sentirsi tutelate e garantite nel loro diritto alla salute ed alla scelta informata.
Proprio perché siamo e ci sentiamo cittadine, ricordiamo a lei, nel momento successivo alla sua riconferma a Presidente di questa Regione, l’importanza di avere {{una giunta rappresentativa di entrambi i generi}}, secondo noi in modo paritario.
Con la{{ campagna nazionale 50E50 Ovunque su decide}} la nostra associazione ha raccolto nel 2007 più di 126.000 firme in tutta Italia per una legge di iniziativa popolare Norme di democrazia paritaria per le Assemblee elettive. Tale proposta di legge è già stata discussa nella Commissione affari Costituzionali del Senato.
Il senso della nostra campagna è non solo di avere metà donne nelle liste elettorali, ma di portare tale principio paritario anche nei “luoghi dove si decide”.
Se oggi da un lato si registra un dato positivo poichè molti partiti politici hanno assunto queste indicazioni candidando le donne nelle liste, dall’altro emerge un dato fortemente negativo visto che {{ancora nelle ultime elezioni si è verificato un calo delle donne elette.}}
Le chiediamo, quindi, di tenere conto, nel nominare {{la giunta}} che la affiancherà nel governo della nostra Regione, dell’importanza che in essa le donne siano adeguatamente rappresentate in modo da portare il principio della democrazia paritaria al suo legittimo compimento.
{{Il Coordinamento UDI- Unione Donne in Italia di Modena}}
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