Morto Alfonso Frassanito, padre di Carmela Cirella, la ragazzina di 13 anni violentata e suicidatasi nel 2007, e presidente della Associazione âIosocarmelaâ da lui fondata
proprio perché la morte della figlia non fosse invano e servisse a tante altre ragazze, bambine.
Alfonso si è battuto dal 2007 infaticabilmente a Napoli, a Taranto, in ogni città dove poteva parlare di Carmela, ma soprattutto nelle fredde e lunghe udienze dei Tribunali per la verità e
giustizia per Carmela: violentata dagli uomini e uccisa dallo Stato (come abbiamo subito detto noi compagne del mfpr e come ha ripreso Alfonso), da quelle Istituzioni, che non credendo a Carmela,
l'avevano violentata a loro volta con psicofarmaci e rinchiudendola in Istituti, portandola al suicidio.
Alfonso si era battuto nei Tribunali contro l'ipocrisia e contro coloro che voleva trasformare i processi in accuse, offese verso Carmela e lo stesso padre: *VERGOGNATEVI! Diceva Alfonso.*
E per questa giustissima parola aveva subito denunce e, se non fosse morto, mercoledì prossimo doveva presentarsi al Tribunale perché accusato, lui, insieme ad una compagna del Mfpr di aver
detto questa verità ad uno degli avvocati di uno stupratore.
La morte del padre di Carmela certamente è legata a filo doppio a tutto questo, a queste sofferenze, al dolore della figlia stuprata e uccisa, alle vessazioni di processo
infiniti, alle pugnalate di sentenze vergognose che, come la prima verso tre minorenni, si è conclusa con il perdono verso gli stupratori, alle bugie e infamie che doveva sentire nelle
aule del Tribunale.
Il 20 maggio alle 9 in occasione del processo contro il padre di Carmela e il MFPR, terremo un presidio al Tribunale per ricordarlo.
*Porteremo il libro che lui ha scritto, per raccontare tutta la storia di Carmela.
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