Teresa Mattei
Resta suo l’invito a proseguire nei nostri percorsi per far valere sempre i diritti.E’ scomparsa ieri {{Teresa Mattei}}, l’ultima donna “costituente” sopravvissuta. Forse quella che, per essere la più giovane, ha avuto esperienze istituzionali che possono apparire, per così dire, “strane” proprio perché era una donna. Una donna che non voleva essere da meno di un uomo, fu trasgressiva e pagò la sua autonomia.
La ricordo con la stima del “riconoscimento” di valori comuni e mi riprometto di parlarne ancora, per dire di lei, una partigiana che si chiamava “Chicchi”; una comunista ammirata dal democristiano Scalfaro per la fermezza con cui fronteggiò Togliatti; un’educatrice politica che inventò una radio “storica” gestita dai bambini. E tanto altro che mi sta venendo in mente.
Mi fa tristezza che ci abbia lasciato in tempi incerti, senza poter vedere come se ne esce; ma, testarda com’era nonostante la figura esile e la voce soave, resta suo l’invito a proseguire, nei nostri percorsi, a far valere sempre i diritti.
Ciao, Teresa
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