TREVIGLIO (Bergamo) – Quella dell’UDI: UNA LUNGA STORIA – “L’universo è fatto di storie, non di atomi”- Muriel Rukeyser
Come Udi Velia Sacchi abbiamo invitato Lidia Menapace Venerdì 14 dicembre 2018 ore 20,30 all’ Auditorium Centro Civico TREVIGLIO per far conoscere l’Udi e fare il punto sulla politica delle donne oggi. Lidia però starà con noi tre giorni e l’accompagneremo in altri tre eventi promossi con altre associazioni:
il 14 dicembre alle ore 9, in collaborazione con ISREC BG, al convegno organizzato da “In treno per la Memoria” all’Università statale di Milano, via Festa del Perdono.
il 15 dicembre alla Scuola Media Camozzi di Dalmine in un incontro aperto anche a studenti delle altre scuole.
il 15 dicembre alle ore 20,30 a Bergamo nella Sala Galmozzi, a un incontro organizzato da Centro Sociale Paci Paciana e Kascina popolare autogestita Cocca Casile, con l’adesione di Anpi; Isrec, Non Una di Meno (Bg), Donne in Nero (Bg), Associazione Fiordiloto, Alfi Lesbiche (Bg)
Allego la locandina dell’evento che si terrà a Treviglio Venerdì 14 dicembre 2018 ore 20,30 all’ Auditorium Centro Civico TREVIGLIO
Perché iscriversi all’UDI oggi? ne parliamo con LIDIA MENAPACE e Rosangela Pesenti, Ariella Borghi, Maddalena Cattaneo, Milva Facchetti, Pia Locatelli, Oliana Maccarini, Sara Modora, Michela Pasturi, Imma Sannino, Celeste Scigliano, Touria Tchiche … e tutte le donne dell’UDI
Non è imitazione o compiacenza del maschile, non è un fiore all’occhiello, non è una poltroncina da qualche parte, non è una particina sul palcoscenico, non è una lamentazione, non è un’esibizione: la politica delle donne è una lunga storia di lotta e resistenza. È la rivoluzione più lunga e pacifica, la presenza più creativa e imprevedibile, più tenace e lungimirante.
In Italia molta parte di questa storia si chiama UDI: concepita nella Resistenza, con il sogno di unire tutte le donne per cambiare la vita, la politica, il mondo, continua a esistere nel passaggio generazionale che interroga la memoria guardando al futuro.
Miriel Rukeyser si è impegnata in politica dalla parte dei progressisti. Ha scritto per il Daily Worker e per molte altre pubblicazioni: Decision (Payne), Life & Letters Today (Londra) per le quali è stata corrispondente alle Olimpiadi del popolo di Barcellona in contrapposizione delle Olimpiadi del 1936 organizzate dai nazisti. Mentre era in Spagna, scoppiò la guerra civile. Si recò poi a Gauley Bridge, nel West Virginia, per indagare sulla ricorrente silicosi dei minatori. Da quell’esperienza nasce Il libro dei morti. Durante e dopo la seconda guerra mondiale, ha tenuto un gran numero di conferenze pubbliche sorprendenti, pubblicate su The Life of Poetry. Per gran parte della sua vita, ha insegnato all’università e condotto seminari, ma non è mai diventata una accademica.
Negli anni ’60 e ’70, quando presiedeva il centro americano della PEN, manifestò a pieno le sue idee per il femminismo e contro la guerra del Vietnam (lei andò ad Hanoi). In questi anni la sua poesia si arricchì di nuovi contenuti. Il titolo del suo ultimo libro, The Gates, nasce dal tentativo fallito di visitare il poeta coreano Kim Chi-Ha nel braccio della morte in Corea del sud. Nel 1968, firmò la promessa “Writers and Editors War Tax Protest”, promettendo di rifiutare i pagamenti delle tasse in segno di protesta contro la guerra del Vietnam.
Oltre ad aver scritto poesia, ha lavorato anche ad un libro di memorie romanzate, L’orgia. Ha scritto anche opere teatrali e sceneggiature, ha tradotto opere di Octavio Paz e Gunnar Ekelöf. Sempre negli anni ’70 ha fatto parte dell’Advisory Board del Westbeth Playwrights Feminist Collective, un gruppo teatrale di New York che prodotto opere teatrali su temi femministi.
Rukeyser morì a New York il 12 febbraio 1980 da un ictus, con il diabete come fattore di contributo. Lei aveva 66 anni.