TREVISO – Domani 6 maggio viene presentato il rapporto annuale di Equo e Solidale
Il 13 maggio prossimo ricorre la Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale, occasione importante per fare il punto sullo scenario internazionale e italiano di un movimento che da più di 20 anni si propone di cambiare le regole “del gioco” del mercato globale, per rafforzare e sostenere i mercati locali, dando con la propria azione un importante contributo per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.
- Un milione i lavoratori del commercio equo e solidale nel mondo, tra cooperative e piccoli produttori.
- 2mila realtà produttive di agricoltura e artigianato.
- 50 Paesi coinvolti in Africa, Asia e Medio Oriente, America Latina, ma anche Europa.
- 8 miliardi di euro, la stima del fatturato del commercio equo nel mondo.
Molti sono gli eventi in programma in tutta Italia organizzati nelle Botteghe e raccolti all’interno della campagna Maggio Equo – il mese che Equo Garantito dedica alle attività primaverili dei propri soci e alla presentazione dei dati economici e sociali che riguardano il movimento italiano rappresentato dagli 82 soci della nostra organizzazione. Fiere, colazioni eque, mostre fotografiche e dibattiti e attività nelle scuole.
Ciò che emerge a livello internazionale è una tendenza di crescita delle vendite dei prodotti, mentre secondo le analisi dell’European Parlamentary Service, rivela inoltre che sin dal 2013 l’Unione Europea era il principale mercato di prodotti del Commercio Equo a livello mondiale.
Il Rapporto Annuale di Equo Garantito 2017, che verrà presentato ufficialmente il 6 maggio 2017 a Treviso, nella Fiera 4 Passi – nel convegno “Stiamo facendo un buon lavoro” che sarà aperto dal ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti, oltre a monitorare l’andamento economico di gran parte delle organizzazioni che fanno Commercio Equo e Solidale in Italia, conferma anche la forte valenza sociale e culturale di tali organizzazioni per la costruzione di nuovi modelli di economia basati sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, sulla responsabilità sociale e ambientale del commercio e sulla promozione della sostenibilità a livello locale.
Nonostante i ricavi 2015 non siano cresciuti rispetto all’anno precedente, sono aumentati i lavoratori impiegati nel sistema e le attività con i produttori. Il valore delle importazioni dirette dai produttori è passato da quasi 12 milioni nel 2013 a circa 13 milioni di euro nel 2015.
I produttori in partnership con gli importatori Equo Garantito sono 206, anch’essi in leggero aumento, ma il dato più interessante è sicuramente che nel 2015 sono stati inseriti 24 nuovi produttori che non avevano contatti pregressi con importatori italiani.
“Questa positiva tendenza significa una continua apertura e ampliamento delle relazioni e innovazione dei prodotti per le nostre attività” conferma Giovanni Paganuzzi, presidente di Equo Garantito
Questa fotografia rende visibile l’impegno concreto del lavoro dei soci di Equo Garantito, rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile nel sud e nel nord del mondo. A livello italiano, altro dato interessante è il numero di capitolati pubblici -oltre 300- che hanno inserito tra i criteri quelli relativi al Commercio Equo e Solidale, soprattutto a livello di mense scolastiche.
Ricordiamo infine che c’è ancora una legge in attesa di approvazione definitiva dopo che, un anno fa a marzo 2016, è passato il primo step legislativo di approvazione alla Camera.