Un ennesimo appello da parte delle Donne in Rete contro la violenza alle donne (D.i.Re) alle istituzioni e all’ordine dei giornalisti
Ci rivolgiamo all’Ordine Nazionale dei giornalisti perché vengano presi i dovuti provvedimenti a seguito dell’articolo/post comparso il 30 Giugno u.s. sulla pagina web del Secolo XIX.’Ragazze in shorts, vi siete viste?’, a firma di Marco Cubeddu, divulga contenuti sessisti, lesivi della dignità e della libertà delle donne.
Ci rivolgiamo anche a Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati e a Cecilia
Guerra, viceministra con delega al ministero per le Pari Opportunità, affinché interloquiscano con l’ Ordine dei giornalisti perché siano fatte azioni di sensibilizzazione e formazione nelle redazioni dei giornali sul problema della violenza maschile contro le donne.
Il post è un condensato di pregiudizi, stereotipi sessisti e misogini costruito con dichiarazioni di principio che condannano la violenza contro le donne per poi arrivare a giustificazioni dello stupro come conseguenza di comportamenti femminili.
Cubeddu si prende la licenza di definire “da sgualdrine” l’abbigliamento estivo delle donne, per lo più adolescenti.
Sdoganare l’ingiuria sessista nei confronti delle donne, avvallare l’idea che quando una donna subisce uno stupro avviene perché “se la va a cercare” è cosa assai grave.
Sappiamo quanto sia importante il ruolo dei media nella veicolazione di messaggi corretti e di chiara condanna del femminicidio e delle discriminazioni nei confronti delle donne.
L’informazione su tali temi deve avvenire con un linguaggio privo di ambiguità e senza alcuna concessione a retaggi culturali indulgenti con la violenza maschile contro le donne. Simili repertori sul femminicidio non possono essere spacciati per “provocazioni” o peggio ancora per “opinioni”.
Quante volte ancora dovremo ricordare le donne uccise in Italia prima che l’impegno contro il femminicidio divenga una battaglia di civiltà condivisa nella società italiana?
– {L’appello è stato inviato al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, alla Viceministra del Lavoro con delega alle Pari Opportunità, Cecilia Guerra e alla Presidente della Camera, Laura Boldrini.}
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