Un ponte di speranza tra Belluno a Kabul
Realizzare un Centro medico nella capitale afgana destinato alle donne e ai bambini è l’obiettivo del progetto umanitario “Belluno – Kabul”.
L’iniziativa nasce da una proposta del 7° Reggimento Alpini di Belluno, da poco rientrato dalla missione di pace in Afganistan, e della Associazione AFF (Afganistan Future Foundation) Italia Onlus. Da subito hanno aderito al progetto Provincia di Belluno, Prefettura, Comune di Belluno, Diocesi di Feltre e Belluno, i club territoriali del Rotary e dei Lions, la Croce Rossa Italiana e le sezioni ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Belluno, Feltre, Cadore e Vicenza.
_ “Si tratta – spiega Arrigo Cadore, presidente dell’ANA di Belluno, attivamente impegnata nella raccolta fondi – di una struttura polifunzionale. Obiettivo primario è {{fornire assistenza medico-sanitaria ostetrica e neonatale}}.
_ {{Particolare attenzione viene rivolta alle mamme e ai neonati}} per combattere l’alto tasso di mortalità dovuto al parto presente in quelle zone. Ad operare sarà personale medico e paramedico che avrà anche il compito di occuparsi della{{ formazione di professionisti sanitari del luogo}}. Nel centro verranno, inoltre, organizzati {{corsi di alfabetizzazione, educazione all’igiene e assistenza al parto}}.
_ Ad ottobre dello scorso anno – continua Cadore – è stato costituito un Comitato dei Garanti, presieduto dal presidente della Provincia di Belluno, con lo scopo di garantire che i fondi raccolti vengano effettivamente destinati alla costruzione del centro medico. Il Genio Militare, che ora si sta occupando della progettazione della struttura, seguirà la realizzazione del Centro attraverso propri tecnici. L’obiettivo sottolinea Cadore – è {{raccogliere almeno 50mila euro}}”.
L’interessamto del 7^ Reggimento Alpini e della Associazione AFF ha permesso di individuare il terreno di circa 1.300mq, frutto di una donazione di privati residenti nella zona, sul quale verrà realizzato il Centro e sono state concesse le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità locali e del Ministero della Sanità Pubblica Afgano. Il terreno è situato nel distretto di Dasht-e-barchi, nella periferia sud-ovest di Kabul, in un’area molto povera dove è forte il bisogno di una struttura sanitaria che risponda alle esigenze concrete della popolazione locale, in particolare femminile.
{{Versamenti per l’iniziativa}}: conto corrente bancario 000005001000, abi 06045, cab 11900, Sparkasse, Cassa di Risparmio di Bolzano, filiale di Belluno, intestato a Sergio Reolon Presidente del Comitato dei Garanti.
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