Una donna non butterebbe mai la bomba atomica: fa disordine
“Una donna non butterebbe mai la bomba atomica: fa disordine” è la frase ironica di
Luciana Litizzetto nonché titolo della mostra collettiva di arti visive
che inaugura il 6 luglio alle ore 18, e sarà visitabile fino all’8 luglio
(orari 10-13; 16-19), nella spettacolare location della Villa Bruno di San
Giorgio a Cremano.L’esposizione, {{curata da Simona Bassano di Tufillo}}, è
allestita al piano nobile della villa settecentesca , nella sala attigua a
quella della permanente su Massimo Troisi, coniugando comico ed arte
attraverso forme di espressione che fanno dell’impossibile, dell’eccesso,
della trasformazione e della sorpresa mezzi di comunicazione per un
“salutare” effetto di straniamento.
La Mostra, organizzata dal movimento
artistico Direzione Obbligatoria, basato sui principi di impegno e
pluralità, e patrocinata da Amnesty International, è uno spazio di
incontro fra {{9 artiste}} che si confrontano, attraverso le loro opere, su
tematiche di impegno socio-culturale: {{Patrizia Ascione}} (illustrazione),
{{Tiziana Cennamo}} (pittura), {{Mary Cinque}} (istallazione), {{Chiara
Coccolese}} (fotografia digitalizzata), {{Ho Jin Jung}} (istallazione), {{MaraM}}
(istallazione), {{Giusi Marchetta}} (blog art), Maddalena Nardaggio
(fotografia), {{Sbadituf}} (fumetto). Questi i nomi delle artiste che
attraverso la comicità, l’ironia e a volte anche il sarcasmo propongono,
provocatoriamente, le loro interpretazioni della contemporaneità
femminile.
Abbiamo incontrato la curatrice della mostra Simona Bassano di
Tufillo per rivolgerle alcune domande:
{{Come mai una mostra al femminile? E soprattutto , come mai al Premio
Massimo Troisi?}}
L’idea mi è venuta, come sempre per le collettive che promuovo attraverso
il movimento artistico Direzione Obbligatoria, dall’osservazione
dell’attualità: inevitabile notare l’eccesso di elettricità ed
aggressività che governa i rapporti umani, l’eccesso di Bush, di guerre,
di violenza. Per questo ho sottoposto il progetto di una collettiva
femminile al Premio Troisi, dall’inequivocabile titolo tratto da una frase
dell’attrice comica Luciana Littizzetto: “Una donna non butterebbe mai la
bomba atomica: fa disordine”. Ho pensato che era arrivato il momento di
proporre un approccio al mondo in contro-tendenza, una visione
provocatoriamente più femminile, attraverso una chiave comico-ironica.
La mostra è patrocinata da Amnesty International, la Onlus che si occupa
di tutela dei diritti umani.
_ La mia collaborazione con Amnesty International è iniziata con “BURKA!” il
fumetto che ho pubblicato quest’anno con la Donzelli e che per il tema
trattato ha attenuto il patrocinio della onlus. Adesso ho proposto loro di
patrocinare questa mostra perché, nonostante il titolo apparentemente
leggero, le artiste che vi partecipano sono chiamate a confrontarsi su
temi di impegno socio-culturale e, a prescindere dalle singole visioni
personali che ne scaturiranno, gli intenti di Amnesty e quelli di
Direzione Obbligatoria si fondano su una base comune che è quella
dell’impegno e dell’importanza della sensibilizzazione.
{{Vuole anticipare qualcosa sui pezzi esposti in mostra?}}
Sono esposti i lavori di nove artiste, molto diverse tra loro per poetica
e forma d’arte: abbiamo dall’illustrazione alla pittura ad olio, dalla
fotografia al fumetto realizzato totalmente in digitale, dalla
video-performance ad una forma molto alternativa di writing-art. Qualcuna
cita Troisi, qualcun’altra ride di se stessa, proponendo un’immagine
lucida delle idiosincrasie femminili, ma tutte, indistintamente, ci siamo
confrontate con temi scottanti della contemporaneità.
E’ una mostra che invita a riflettere, ad essere più partecipi e più
presenti. I temi trattati vanno dall’infinitamente ampio, come la
condizione del pianeta terra o la questione femminile; all’infinitamente
piccolo, come la denuncia tutta italiana dell’eterno precariato o la
fotografia dell’emergenza napoletana dei rifiuti. In tributo a questa
situazione incresciosa e fantascientifica al tempo stesso, nello spazio
espositivo, una prestigiosa sala al piano nobile di Villa Bruno, abbiamo
ricreato un cumulo di immondizia sul quale la mostra è stata allestita.
{{Quella di affiancare comico ed arte è una scelta precisa o una conseguenza
della realtà dei fatti?}}
Il comico e l’arte si muovono secondo schemi molto simili: attraverso
l’esagerazione, il capovolgimento, la sorpresa, propongono punti di vista
alternativi sul reale, svelando l’invisibile, il sottinteso, tutto ciò che
per forza dell’abitudine non vediamo più. Affiancare comico e arte
significa amplificare questo effetto di svelamento. La pluralità delle
voci garantisce invece la consapevolezza delle infinite sfaccettature
della verità, tenendoci tutti con i piedi per terra (anche se in Campania,
tra rifiuti tossici e falde acquifere inquinate, stare con i piedi per
terra non è che faccia troppo bene alla salute… ).
– {{Spazio espositivo}}: Premio Massimo Troisi (Osservatorio sulla Comicità)
_ Villa Bruno – piano nobile
_ via Cavalli di Bronzo, 20
San Giorgio a Cremano (NA)
– {{Data di vernissage}}: venerdì 6 luglio 2007 ore 18.00
– {{Data di chiusura}}: domenica 8 luglio ore 19
– {{Orari di apertura}}: sabato 7 e domenica 8 luglio nei seguenti orari:
10-13 e 16-19 ingresso libero
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