Lo scorso 14 maggio la senatrice Liliana Segre ha pronunciato un discorso che ha avuto grandissima risonanza nel corso della discussione sui disegni di legge costituzionale n. 935 e 830 “Modifiche costituzionali per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri” (l’intervento integrale si può seguire dalla Web Tv del Senato a questo link: https://webtv.senato.it/video/showVideo.html?seduta=188&leg=19&offset=90289


L’associazione GiULiA giornaliste ha scritto alla Senatrice Liliana Segre la lettera aperta che segue:

Gentile Senatrice Liliana Segre,

desideriamo ringraziarla di cuore per le parole con le quali ha illustrato al Senato i grandi rischi insiti nel progetto di riforma della Costituzione perseguito dal governo per l’introduzione del cosiddetto “premierato”.

GiULiA Giornaliste, che oggi associa centinaia di colleghe in tutta Italia, è nata 12 anni fa con un Manifesto che pone al primo punto l’impegno “per la difesa della democrazia e della Costituzione, nata dalla Resistenza, dalla quale discendono le nostre libertà e i nostri diritti fondamentali di cittadine italiane”.

Ci siamo riconosciute in pieno nelle sue cristalline, nette e importanti parole che hanno svelato i rischi enormi che corre l’assetto democratico parlamentare che da 70 anni regola la vita del Paese. Una forma di democrazia parlamentare che ci è stata consegnata dalle donne e dagli uomini costituenti, dopo una sanguinosa guerra, una brutale dittatura e la terribile persecuzione di cui lei è testimone con grande coraggio e perseveranza. Pensavano alle generazioni future. Come lei, nella conclusione. E anche noi dobbiamo farlo. Sentiamo il dovere di prenderci cura e preservare un sistema che, con tutti i suoi difetti, ha garantito la dialettica democratica e ha dato rappresentanza a maggioranze e minoranze.

Condividiamo anche il suo richiamo alla necessità di dare piena attuazione alla Costituzione. Questa sì una priorità, se si pensa alle debolezze della sanità e della scuola, alla precarizzazione, alle discriminazioni sempre presenti, di genere e non solo, alla parità ancora incompiuta, e soprattutto alle libertà a rischio: da quella di manifestare pacificamente a quella dell’informazione, il tema che più ci sta a cuore e ci vede in questo momento impegnate.

Nel ringraziarla dunque per le sue parole, desideriamo rinnovarle la nostra vicinanza e solidarietà per i discorsi d’odio di cui è fatta bersaglio in modo inaccettabile,

Serena Bersani, presidente di GiULiA giornaliste