Un’epidemiologa e quattro astrofisiche, operanti in Emilia Romagna, tra le migliori scienziate del mondo
Cinque scienziate sono state premiate a Bologna, a fine gennaio, durante la presentazione di “Emilia-Romagna, il regno della scienza. Luoghi, persone, futuro” dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. La consegna del riconoscimento al Cnr di Bologna alla presenza della presidente Maria Chiara Carrozza.
Le cinque scienziate sono Eva Negri, epidemiologa dell’Università di Bologna, e le astrofisiche Lucia Pozzetti di Inaf-Oas, Marcella Brusa (Università di Bologna), Elena Pian ed Elena Zucca, entrambe di Inaf.
Le scienziate premiate sono tutte e cinque tra le prime 500 nel mondo nella classifica stilata dalla piattaforma accademica Research.com, per le pubblicazioni scientifiche e le citazioni ricevute.
Tra le scienziate italiane Eva Negri, che si è aggiudicata il settantesimo posto nella classifica globale, con 1.035 pubblicazioni e oltre 88mila citazioni. Negri si è laureata in matematica presso l’Università di Milano e si è successivamente specializzata in statistica medica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dello stesso ateneo. Ha inoltre partecipato a un programma di formazione in epidemiologia presso la Iarc a Lione, in Francia, e presso la Mrc Biostatistic Unit di Cambridge, nel Regno Unito. Da dicembre del 2021 è professoressa associata presso il dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Sul fronte della ricerca progetta e conduce studi sull’epidemiologia dei tumori e di altre malattie non trasmissibili, con particolare interesse per quanto riguarda i fattori di rischio ambientali, occupazionali e legati allo stile di vita.
Lucia Pozzetti, bolognese, studia le galassie «e come si sono evolute nel tempo cosmico», attraverso le osservazioni dei telescopi. Le sue principali aree di indagine includono l’astrofisica, le galassie, l’astronomia, il Redshift e la formazione ed evoluzione delle galassie. Il suo studio in Astrofisica si concentra su cosmologia, stelle, fotometria, fusione di galassie e universo. Le sue indagini sulla formazione stellare, sulla massa stellare, sulla luminosità, sul nucleo galattico attivo e sulla funzione di luminosità sono tutti argomenti della ricerca sulla Galassia. Lucia Pozzetti ha studiato la formazione stellare in diversi campi, tra cui l’estinzione, la densità numerica e il campo profondo di Hubble. Il suo studio biologico abbraccia una vasta gamma di argomenti, tra cui la Magnitudo e l’Energia Oscura. Il suo studio sulla formazione e l’evoluzione delle galassie è di natura interdisciplinare e attinge sia dalla spettroscopia, dalla magnitudine apparente e dalla galassia a spirale. Le varie aree che Lucia Pozzetti esamina nel suo studio Redshift includono il database dei tumori COSMIC, la cosmologia, la fotometria, la magnitudo e lo spettro di emissione. I suoi studi esaminano le connessioni tra la galassia ellittica e la genetica, nonché questioni simili nella radiogalassia, per quanto riguarda Quasar. La sua ricerca sulla galassia lenticolare include temi sulla galassia interagente e sulla galassia dell’ammasso più luminoso.
Marcella Brusa si è formata nel campo dell’astrofisica, laureandosi in Astronomia all’Università di Bologna (2000); qui nel 2004 ha anche ottenuto il titolo di dottore di ricerca. Agli anni bolognesi è seguita un’esperienza di 8 anni presso il Max Planck Institut für Extraterestrische Physik a Garching bei München (Germania) come ricercatrice, prima di rientrare nel 2012 all’Università di Bologna, dove ora è professoressa ordinaria ed è molto attiva sia sul fronte della didattica (sia in termini di insegnamento che di supervisione di tesi di laurea e dottorato) che su quello della divulgazione e outreach. Gli interessi di ricerca sono rivolti allo studio delle proprietà fisiche ed evolutive di Buchi neri supermassicci che si manifestano sotto forma di Nuclei Galattici Attivi (AGN), e alla comprensione dei fenomeni di feedback e co-evoluzione tra galassie e AGN. Ha ricoperto ruoli di responsabilità nella gestione di fondi di ricerca nazionali e internazionali. Ha contribuito sempre attivamente allo sviluppo di reti e relazioni scientifiche internazionali, partecipando all’organizzazione di conferenze internazionali negli ultimi 15 anni. L’impatto della ricerca è testimoniato dalle numerosissime occasioni in cui ha partecipato come relatrice a conferenze nazionali e internazionali e dal numero di pubblicazioni che le ha permesso di entrare nel “Best Female Scientists Ranking” del 2023 stilato da Research.com.
Elena Pian INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica)
Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna
Laurea in Fisica all’Università di Bologna; dottorato in Astrofisica presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste; ha lavorato presso lo Space Telescope Science Institute, Baltimora Stati Uniti, poi a Bologna, dove ha fatto parte del team che ha rivelato per la prima volta nel 1997 le controparti a raggi X dei lampi gamma, esplosioni stellari a distanze cosmologiche, poi all’Osservatorio Astronomico di Trieste e infine di nuovo a Bologna, dove lavora presso l’Osservatorio di Astrofisica e Scienze dello Spazio di Inaf. Nel 2017 ha guidato le osservazioni eseguite presso l’Osservatorio Australe Europeo che hanno permesso l’identificazione della nucleosintesi di elementi più pesanti del ferro. In tutti questi anni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Descartes come membro del Research Training Network del Quinto Programma Quadro della Commissione Europea; nel 2014 ha ricevuto il Premio Città di Arpino per la carriera in astronomia; nel 2018 è stata insignita del Premio Giuseppe Occhialini dalla Società Italiana di Fisica e dall’Institute Of Physics britannico; nel 2023 è stata inserita nel “Best Female Scientist Ranking” by Research.com. Attualmente conduce ricerca sulle sorgenti astrofisiche di alta energia ed è impegnata, nell’ambito del programma Pnrr “CTAPlus”, nella realizzazione di strumenti ottici e radio a sostegno del progetto Cherenkov Telescope Array per l’astronomia nei raggi gamma di altissima energia.
Elena Zucca
INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica)
Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna
Elena Zucca, piemontese di origini, laurea in Astronomia e PhD Dipartimento di Astronomia, Università degli Studi di Bologna. Ha lavorato presso l’Istituto di Radioastronomia, Bologna. Dal 1995 a oggi ricercatrice INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna. Componente del International Astronomical Union (IAU) (Division J: Galaxies and Cosmology)
Si occupa di: cosmologia osservativa, struttura su larga scala dell’Universo, ammassi di galassie