Ungheria: la vita salvaguardata fin dal concepimento?
In occasione della Giornata internazionale di azioni per la salute delle donne (28 maggio 2011) la European Women’s Lobby (EWL) e la International Planned Parenthood Federation European Network (IPPF EN) hanno diffuso una nota informativa su quanto sta accadendo in Ungheria riguardo ai diritti sessuali e riproduttivi delle donne.Nel [comunicato->http://www.womenlobby.org/spip.php?article1717&lang=en], in particolare si sottolinea come la nuova Costituzione ungherese che dovrebbe andare in vigore l’1 gennaio 2012 preveda una affermazione della protezione del feto fin dal concepimento: “Ognuno ha diritto alla vita e alla dignità umana. La vita del feto è protetta fin dal concepimento”. Ciò costuisce una apertura alla possibilità di rivedere la procedura di accesso all’aborto e pone anche in questione la legalità di metodi di fertilità e contraccezione e i relativi servizi.
Inoltre il governo ungherese ha iniziato una campagna contro l’aborto che si svolgerà per circa due mesi.
Per Eva Fager, vice presidente Ewl, l’Unione europea – dopo 53 anni di esistenza e di raccomandazioni alla promozione di quella uguaglianza fra uomini e donne contenuta nei Trattati e nella Carta dei diritti fonamentali – dovrebbe farsi strenua difensora dei diritti delle donne. “Speriamo che l’Unione europea controlli attentamente gli stati membri e agisca per assicurare il rispetto dei diritti umani delle donne, compresi quelli sessuali”.
La nota ricorda che tutti gli stati membri dell’Unione sono anche firmatari del Programma di azione del Cairo adottato nel 1994 in occasione della conferenza internazionale su Popolazione e sviluppo; in base a quanto affermato allora, i diritti riproduttivi si fondano sul diritto basilare individuale e di coppia a decidere liberamente e responsabilmente se e quando mettere al mondo figli/e e includono il diritto all’informazione a tutto campo in materia, compresa la salvaguardia della salute della donna.
Da parte sua, Elizabeth Bennour, direttora di programma dell’Ippf, ha ricordato che negli ultimi anni si è rafforzata l’opposizione al diritto fondamentale delle donne a decidere riguardo a tutto ciò che concerne il proprio corpo. “La risposta a questi attacchi deve venire da tutti quelli che credono che le donne hanno un diritto inalienabile al proprio corpo, in una società egualitaria, democratica e secolare”.
Le due organizzazioni fanno appello al governo ungherese perché la Costituzione non tocchi i diritti delle donne
{European Women’s Lobby / Lobby européen des femmes}
http://www.womenlobby.org
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