VENEZIA, ACQUA ALTA: UN’ INVOCAZIONE IN MUSICA E POESIA
VENEZIA, ACQUA ALTA: UN’ INVOCAZIONE IN MUSICA E POESIA – E’ la canzone “REITIA” delle Benedicta Musika, tratta dal cd ROTONDADEA (2020), a dare suono e nuova armonia al “CANTO DELL’ACQUA ALTA”, la silloge poetica di Antonella Barina, tratta dall’omonimo libro pubblicato nell’anno 2000, un libro fortemente anticipatore di tematiche relative alla salvaguardia di Venezia. Reithia, dea paleoveneta delle acque sanificatrici e del parto (una dea principalmente femminile, poiché le preghiere rinvenute nel suo sacello di Este, nel padovano, sono firmate da donne) ricorre nel testo di Barina come personificazione delle maree che dilavano con sempre maggior frequenza la città lagunare.
Un dialogo, quindi, con le forze della natura, un rapporto empatico per capire fino in fondo come relazionarsi agli eventi naturali e come farsi una ragione della loro forza. Mancava una musica al canto ed è in questo 2020 che esce Rotondadea, dedicato alle figure femminili sacre presso diverse culture.
La dea Reitia veniva invocata come “Sainatei”, portatrice di salute e salvezza, nominazione presente come mantra nella canzone composta dalle Benedicta Musika: Barbara Zoletto canto, Roberta Righetti violino, Rachele Colombo canto, chitarra, lira, percussioni, samplers, che hanno concesso eccezionalmente l’utilizzo del brano nel nuovo video prodotto e pubblicato da Edizione dell’Autrice.
Frutto della collaborazione tra la poeta e le musiciste, il video è un’invocazione alle acque e, nello specifico, un’intercessione per la città di Venezia. “Abbiamo incrociato le nostre strade che guardano allo stesso orizzonte”, dicono le autrici.
Nel video, indicato in Youtube come “Venezia, Acqua alta: un mantra alle dea Reitia”, oltre a immagini di Marghera, del Mose, delle grandi navi che attraversano il cuore di Venezia e a riprese dell’ “aqua granda” del 12 novembre scorso sulla porta di una casa veneziana, compare il disco votivo in bronzo indicato dagli archeologi come “il disco di Reitia”. Rinvenuto in località Millepertiche, non distante dal sito di Altino, l’antica città romana da cui nacque la Serenissima, il reperto è venuto alla luce nel 1992 su segnalazione e scavo del Centro di Documentazione Storico-Etnografica del Veneto Orientale “Giuseppe Pavanello” e mostra la divinità femminile che regge uno strumento sacro, attorniata da elementi acquatici.
– Antonella Barina, CANTO DELL’ACQUA ALTA, Editoria Universitaria, 2000
– Si ringrazia BENEDICTA MUSIKA per la concessione del brano, tratto dal CD ROTONDADEA (2020), “REITIA” (B.Zoletto, R.Righetti, R.Colombo): BARBARA ZOLETTO canto – ROBERTA RIGHETTI violino – RACHELE COLOMBO canto, chitarra, lira, percussioni, samplers