Un sito per artiste che lavorano con la street art, questo una parte del testo di benvenuto che si legge sul loro sito
“Le donne attraversano questo mondo, vivono e creano in toni diversi, con i loro pensieri, ambizioni, diverse, ma le stesse, per celebrare un luogo condiviso, un luogo comune, dove si può commentare, e domandare, inserirsi e riflettere…
ciò che è previsto – ma non ancora completamente noto ….”
Un sito pensato come come uno spazio, che raccoglie immagini e informazioni di artiste, da qui il nome scelto, “womenes street artists” e di artisti, in costante aggiornamento, con una particolare attenzione ai lavori che trattano attraverso i murales, manifesti o installazioni i temi di genere.
Un luogo d’incontro e di confronto per artiste e artisti più o meno note/i di ogni nazione, dove, senza fini di lucro, si promuove un linguaggio artistico spesso sottovalutato, dove si può dare visibilità alle artiste e agli artisti ” di strada” e non, ciascuna e ciascuno con percorsi diversi, dal design all’illustrazione, dalla scultura alla pittura. Sottolineando il costante rapporto e scambio fra il singolo e la comunità, fra il contesto sociale e l’architettura urbana, attraverso un linguaggio dell’arte che si riappropria degli spazi denunciando temi sociali, ambientali e di genere.
Trasforma le città in libri all’aperto, racconti sui muri che arricchiscono gli spazi urbani, installazioni che si confondono e si intrecciano con i materiali trovati come reti e o materassi.
Molte le artiste e gli artisti a livello internazionale che attraverso i murales hanno denunciato temi sociali, raccontato le diverse realtà sociali e usato il linguaggio dell’arte per mostrarci attraverso i colori mondi che ne avrebbero di altri.
Fra i tanti progetti sociali segnalati sul sito JR “Le donne sono eroine” e ” Guerrilla Girls”.
JR nasce con il fine “di rendere omaggio a coloro che svolgono un ruolo fondamentale nella società, ma che sono le prime vittime della guerra, la criminalità, la violenza e il fanatismo politico o religioso”. “Enormi fotografie dei volti e occhi di donne locali in tutto l’esterno della favela, improvvisamente dando uno sguardo femminile sia per la collina e la favela.
Abbiamo dovuto adattarci a questo mondo in cui i tetti delle case sono fatte di plastica e i revolver per bambini sono realizzati in acciaio. Siamo riusciti a ottenere nonostante le ripide strade, le case instabili, i cavi elettrici imprevedibili e gli scambi di spari in cui i proiettili a volte passano attraverso diverse case in una sola volta “.
Guerrilla Girls è un gruppo attivista, con marchio registrato, che lavora contro “il sessismo, il razzismo e la corruzione nella politica, arte, cinema e cultura pop con i fatti, l’umorismo e le immagini scandalose”.
Apparse in oltre 100 università e musei, così come in The New York Times, il Washington Post, The New Yorker, Cagna, e Artforum; sulla NPR, BBC e CBC.
Autrici “di adesivi, cartelloni pubblicitari, molti manifesti e altri progetti, e diversi libri. Negli ultimi anni, abbiamo svelato cartelloni pubblicitari del settore anti-cinematografici di Hollywood, giusto in tempo per gli Oscar, e creato progetti su larga scala per la Biennale di Venezia, Istanbul e Città del Messico”, e molto altro.